
Carlo Verdone ha concluso la sua avventura con la serie “Vita da Carlo”, composta da quattro stagioni. L’attore romano ha rivelato di aver memorizzato ben 1250 pagine di copione, sottolineando come i suoi colleghi spesso ricorrano ad auricolari e cartelli per facilitare il lavoro. Con questa serie, Verdone ha narrato in chiave romanzata la sua esistenza, affermando che circa il 50% delle storie raccontate sono basate su esperienze reali. Per il suo impegno, ha ricevuto l’Excellence Award durante il primo Italian Global Series Festival, che si svolgerà dal 21 al 28 giugno 2025 a Rimini e Riccione, un evento che ha preso il posto del Roma Fiction Fest, attivo per dieci anni nella capitale.
Verdone risponde alle critiche di Liliana Cavani
L’attore e regista, attualmente impegnato nel montaggio della quarta e ultima stagione della sua serie, ha commentato le affermazioni della regista Liliana Cavani, che ha dichiarato che le serie televisive rappresentano un pericolo per la cultura. Verdone ha riconosciuto la validità delle preoccupazioni di Cavani, ma ha anche evidenziato come il pubblico sia tornato in sala cinematografica, citando il successo del film di Paolo Genovese, FolleMente, che ha attirato molti spettatori in pochi giorni. Secondo Verdone, la chiave del successo di un film risiede nella sua qualità e nella curiosità che riesce a suscitare. Ha anche ricordato il caso di Paola Cortellesi, il cui film è stato accolto con entusiasmo nonostante le iniziali critiche. Verdone ha espresso la sua passione per il cinema, sottolineando l’importanza di produrre film di valore per attrarre il pubblico.
Il valore delle storie al femminile
Verdone ha messo in evidenza l’emergere di una nuova generazione di attrici che si sono affermate anche come registe, citando Valeria Golino e il suo lavoro nella serie L’arte della gioia. Ha riconosciuto che, sebbene non siano tutte amiche, molte di queste artiste stanno portando avanti storie significative. Riguardo alla sua esperienza con “Vita da Carlo”, ha confessato che potrebbe essere la sua ultima serie, a causa della stanchezza accumulata durante le riprese. Ha rivelato di aver affrontato un periodo di malattia, ma ha continuato a lavorare per non perdere i suoi attori. Nonostante le difficoltà, ha mantenuto un atteggiamento positivo, sottolineando l’importanza di realizzare il progetto.
La questione del doppiaggio e dell’intelligenza artificiale
In merito al doppiaggio, Verdone ha espresso il suo sostegno ai professionisti del settore, evidenziando i rischi che l’intelligenza artificiale comporta per il cinema. Ha raccontato di aver visto alcuni film doppiati artificialmente, notando come, sebbene la qualità tecnica possa sembrare alta, si perda l’anima del film. Verdone sarà presente al festival diretto da Marco Spagnoli, organizzato dall’Associazione Produttori Audiovisivi (APA) con il supporto del Ministero della Cultura e di altre istituzioni.
Ospiti attesi al festival
Il festival di Rimini e Riccione vedrà la partecipazione di numerosi ospiti di spicco, tra cui il cast di Mare fuori, il ritorno di Sandokan con Can Yaman e la presenza di attori come Elena Sofia Ricci e Evangeline Lilly. Inoltre, Michele Placido avrà un dialogo con Marco Bellocchio, attualmente impegnato in una serie dedicata a Enzo Tortora. La madrina dell’evento sarà Caterina De Angelis, figlia di Verdone nella serie, mentre il festival accoglierà anche il produttore musicale Giorgio Moroder e l’attrice britannica Adjoa Andoh, nota per il suo ruolo in Bridgerton.
Il futuro del tax credit cinematografico
Chiara Sbarigia, presidente dell’APA, ha parlato della necessità di un nuovo tax credit per sostenere il settore cinematografico. Ha sottolineato che l’ultima finestra per le domande è stata aperta a dicembre e che c’è grande attesa per la prossima. Sbarigia ha affermato che, nonostante le difficoltà, i set non sono fermi e che è fondamentale sburocratizzare il sistema per supportare le piccole produzioni.