Vanessa Grey, cantante e speaker, è tornata sulla scena musicale con il nuovo singolo Tette, un invito all’accettazione di sé stesse.
Dopo aver studiato canto con Maria Dato (mamma di Mia Martini), Grey ha collezionato diverse esperienze in ambito artistico e radiofonico. Ha infatti lavorato per Radio Sound, Radio Zeta e, più recentemente, RTL 102.5. Con questo nuovo brano, ha scelto di parlare a migliaia di donne che si sentono spesso inadeguate e incomplete, mettendo così in evidenza l’importanza dell’amarsi e di accettarsi per quello che si è.
Sei una grande amante della musica e speaker radiofonica. Ricordi com’è nato il tuo primo approccio al mondo della voce?
Se parliamo di musica, il primo approccio c’è stato alla mia prima Comunione durante la quale c’erano ragazzi che suonavano. Cantai La Solitudine e Come Mai, e loro dissero a mio padre che ero molto brava. Da lì ho iniziato a fare le mie prime serate, ho studiato pianoforte e ho cantato con la mamma di Mia Martini. Ho così scritto la mia prima canzone, vincendo poi il premio Radio a un Festival. Lì sono stata notata dal direttore, che mi ha proposto di fare radio. Oggi è uno dei miei migliori amici e gioisce dei miei successi.
Oltre ad essere molto attiva nell’ambito delle radio, sei anche una cantante. Hai pubblicato di recente il singolo Tette, dedicato a tutte le donne. Com’è nata l’idea per questo progetto?
Cercavo un’idea che mi potesse rispecchiare, volevo qualcosa di originale e un giorno mi arriva un ritornello da parte di Valerio Carboni. Mi è piaciuto tantissimo e ho così voluto approfondirlo: ci siamo chiusi per due giorni in studio e abbiamo dato vita a questo singolo. Ne siamo davvero entusiasti, e ho anche pensato di fare dei top da distribuire alle donne. Per me non è una canzone, ma è un vero e proprio progetto.
Le donne spesso si sentono inadeguate, e sentono il bisogno di sottoporsi alla chirurgia estetica per cambiare alcuni lati del proprio aspetto. Tu cosa ne pensi?
Io non sono contraria alla chirurgia estetica, ma solo se va a migliorare qualcosa che ha un difetto. Se hai il naso aquilino e ti fa star male questo aspetto, è giusto che tu ti rivolga alla chirurgia per risolvere un tuo problema. Non sono però d’accordo quando la si fa per accettarsi.
Qual è allora il modo migliore per accertarsi? Pensi che il giudizio della società abbia influito nella poca autostima femminile?
Le persone non devono per forza puntualizzare tutto, ma dovremmo essere brave a farci scivolare le cose addosso. Consiglierei quindi di guardarsi dentro, di prendere dei punti di riferimento. Noi siamo degli esseri unici e irripetibili, ma dobbiamo fare un lavoro su noi stesse. Io continuo giorno dopo giorno, cerco di diventare forte e coraggiosa. Credo tantissimo nell’unione delle donne, anche se purtroppo in questo non siamo bravissime. Se ci alleassimo di più, sarebbe senz’altro meglio.
Come sta reagendo il pubblico a questo singolo? Il messaggio che volevi trasmettere è stato colto?
Assolutamente si, e anche dagli uomini. Di recente ho cantato a Villa Renoir con autori che rispecchiano un’altra epoca rispetto alla mia, e tutti sono venuti da me complimentandosi. “Sembri uscita da un film americano”, mi hanno detto.
Sei nota per essere una speaker di RTL. Cosa ti sta lasciando più di tutto questa esperienza e cosa ha rappresentato la radio nel tuo percorso di crescita?
La radio è stata importantissima per me e ha rappresentato un punto di svolta. E’ bellissimo raccontare le storie delle persone: io amo raccontare le storie ma anche ascoltarle, sia in radio che nella vita personale. Il fascino della voce è magico, ancora di più della televisione.
Futuri progetti?
Ci sarà la presentazione di Tette, e presto sarò a Lugano per presentare il pezzo. Vorrei inoltre fare un podcast dedicato alle donne, dato che ho dieci storie da raccontare.