Un team di speleologi ha scoperto una specie animale mai vista prima, nelle profondità di una delle grotte più misteriose in assoluto.
Gli esperti stimano che nel mondo ci siano milioni di grotte di varie dimensioni, dalla più piccola fessura nella roccia fino ai vasti sistemi sotterranei come quello della Mammoth Cave. Quest’ultima, che si trova nello Stato del Kentucky (USA), è ad esempio una delle meraviglie naturali più straordinarie del mondo: è caratterizzata da un vero e proprio labirinto sotterraneo, che si ramifica per più di 650 chilometri. Questa immensa struttura geologica, che si sviluppa tra i giacimenti di calcare ed arenaria, è attualmente considerata il sistema di grotte più esteso conosciuto al mondo.
Un’altra grotta che attira ogni anno decine di speleologi è la Krubera Cave, la più profonda della Terra. Situata nella Repubblica di Abcasia, uno Stato parzialmente riconosciuto nel Caucaso meridionale, attualmente rivendicato dalla Georgia.
I misteri della grotta Krubera
La Grotta Krubera, che con i suoi 2.224 metri di profondità supera il dislivello di molte montagne delle Dolomiti, è considerata l’abisso naturale più profondo al mondo. Questa gigantesca grotta rappresenta inoltre una sfida senza eguali per gli speleologi, poiché la sua esplorazione è tuttora un’impresa ardua e pericolosa. Tutti coloro che si avventurano al suo interno devono infatti affrontare sifoni (paesaggi sommersi dall’acqua), strettoie e dislivelli vertiginosi. Tuttavia, ciò che continua ad attirare gli appassionati di caverne, presenti in ogni angolo del globo, è soprattutto la presenza di nuove specie di organismi viventi che, nel corso dei secoli, si sono adattati a vivere nell’ambiente estremo della grotta Krubera.
Com’è allora la vita nelle profondità di questa immensa struttura geologica? Innanzitutto, c’è una temperatura costantemente bassa, che oscilla tra i 2 gradi e gli 8 gradi Celsius. I sifoni, cavità perennemente allagate, contengono inoltre acqua gelida vicino allo zero termico. Si tratta quindi di un’ambiente proibitivo, nel quale difficilmente potrebbero vivere degli organismi viventi. Tuttavia, gli speleologi hanno individuato, con grande sorpresa, delle specie animali mai viste prima. Una delle più importanti è quella del Plutomurus ortobalaganensis, un collembolo cieco e senza ali, considerato l’animale terrestre che vive più in profondità sulla Terra. Lo hanno infatti trovato a circa 2.000 metri di profondità.
Questo strano animale, che ha sviluppato un metabolismo lento e un’elevata capacità di resistenza alla fame, si nutre sostanzialmente di funghi e di materia organica in decomposizione. La sorprendente scoperta ci insegna quindi che la vita può prosperare anche in ambienti estremi e inospitali.