Umanesimo e scienza: l’incontro tra due culture nel corso della storia

Il volume “Le due Culture”, curato da Mirko Grasso e Mario Nanni, si presenta come un’importante raccolta di riflessioni e dibattiti che hanno avuto luogo nel corso di un anno sulle pagine di BeeMagazine. L’opera, edita da Edizioni Milella, ha visto la partecipazione di una vasta gamma di figure di spicco, tra cui professori, sociologi, scrittori, scienziati, un cardinale e il Premio Nobel Giorgio Parisi, contribuendo così a un ampio panorama della cultura italiana.

Un’opera che unisce mondi diversi

In un contesto in cui la conoscenza è sempre più frammentata e caratterizzata da specializzazioni estreme, “Le due Culture” emerge come un tentativo audace di ricostruire collegamenti tra ambiti che sembrano distanti. La decisione di Edizioni Milella di affrontare questo tema non è casuale; l’editore ha sempre cercato di esplorare le Scienze Umane con un approccio olistico e interdisciplinare. La questione delle “due culture” diventa quindi un terreno fertile per riaffermare l’identità editoriale di Milella.

Il libro trae origine da un dibattito che si è sviluppato su BeeMagazine, in particolare a partire da un articolo del compianto papirologo Mario Capasso, il quale ha trattato il tema della “cultura umanistica e sostenibilità”. Questo articolo ha catalizzato una riflessione più ampia, portando a una discussione articolata che ha coinvolto studiosi di diverse discipline e sensibilità.

Un dialogo polifonico tra voci diverse

Il progetto si distingue per la sua struttura dialogica, non limitandosi a una semplice raccolta di saggi, ma presentando un vero e proprio concerto di voci che si intrecciano e si completano reciprocamente. Questa molteplicità di prospettive offre una forza unica all’opera, creando un dialogo che spazia dall’umanesimo alla scienza, dalla filosofia alla matematica, fino ad abbracciare la pedagogia e l’etica. Le voci autorevoli di Giuseppe De Rita, del Cardinale Fernando Filoni e del Premio Nobel Giorgio Parisi non forniscono conclusioni definitive, ma aprono a nuove possibilità di riflessione.

L’introduzione di Mirko Grasso si rivela fondamentale, poiché non è solo una presentazione, ma un contributo originale che fornisce al lettore una bussola storica e concettuale. Grasso analizza l’evoluzione della separazione tra cultura umanistica e scientifica, partendo dal Rinascimento fino alla celebre formulazione di C.P. Snow del 1959. Questa contestualizzazione è essenziale per comprendere come tale divisione non sia naturale, ma il risultato di specifiche circostanze storiche, suggerendo che potrebbe essere possibile sanare questa frattura.

Superare le divisioni tra sapere umanistico e scientifico

L’opera va oltre la semplice contrapposizione tra sapere umanistico e sapere scientifico, affrontando le sfide contemporanee. Nell’era digitale e dell’Intelligenza Artificiale, Giuseppe De Rita introduce il concetto di una “terza cultura”, rappresentata dall’opinione diffusa attraverso i social media, in contrapposizione tanto alla cultura umanistica quanto a quella scientifica tradizionale. La questione centrale diventa, come sottolinea Fabio Pollice, Rettore di UniSalento, la contrapposizione tra cultura e tecnologia, con quest’ultima guidata da logiche economiche che tendono a ridurre l’esperienza umana a processi ottimizzabili e algoritmi.

Particolare attenzione viene data al tema della sostenibilità, caro a Mario Capasso e ripreso da vari autori. La sostenibilità si presenta come un campo d’incontro ideale tra competenze tecniche e scientifiche e visione etica e politica, rappresentando un esempio concreto di come l’integrazione tra saperi possa diventare una necessità pratica per affrontare le sfide del presente.

Un orientamento per le nuove generazioni

“Le due Culture”, che segna l’inizio di una nuova collana editoriale diretta da Mario Nanni e supportata da un Comitato scientifico presieduto dal professor Carlo Alberto Augieri, si propone non solo come una riflessione teorica, ma anche come uno strumento pratico di orientamento per le nuove generazioni. In particolare, si rivolge agli studenti dell’ultimo anno delle scuole secondarie, che si trovano a dover compiere scelte universitarie in un panorama formativo sempre più specializzato. L’opera assume quindi una valenza pedagogica, in linea con l’attenzione che Milella ha sempre dedicato all’ambito educativo.

Il messaggio che emerge da questa raccolta non è un nostalgico richiamo all’unità perduta del sapere rinascimentale, ma un invito a immaginare nuove configurazioni della conoscenza capaci di rispondere alla complessità del presente. “Le due Culture” ci ricorda che la distinzione tra cultura umanistica e scientifica è una costruzione storica che deve essere superata alla luce delle sfide contemporanee. L’opera curata da Mario Nanni rappresenta un tentativo concreto di sanare la frattura tra culture attraverso il dialogo, un dialogo che Edizioni Milella, con la sua tradizione di apertura interdisciplinare, è particolarmente adatta a promuovere.

Published by
Gianni Losaco