Kosmo Magazine ha partecipato alla Conferenza Stampa di Dargen D’Amico, organizzata da Coco District, l’ufficio stampa che cura la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2022.
“Sono felice del risultato raggiunto, e sicuramente a fare la differenza è stata l’intensità del momento“, ha introdotto il cantante. Come da lui specificato, il brano è nato dalla seconda metà di ottobre alla prima metà di novembre 2021. E’ stato però inviato a Sanremo molto tardi, ed è nato di conseguenza al ritorno dell’Emergenza. “Ho deciso di trovare una valvola di sfogo“, ha detto lui, “cercavo un’occasione che mi riportasse dentro di me. E’ quello che ho fatto interpretando il brano“.
“Non calcavo il palco da due anni e mezzo, e avevo un’emozione grandissima“, ha rivelato lo stesso, parlando anche di come la musica sia stata ferma per molto tempo.
La scelta della cover
“Cercavo un brano che fosse difficile da portare sul palco, e che mi facesse rischiare un po’“, ha confessato, “la scelta è ricaduta su quello di Patty Pravo perché volevo avere la possibilità di creare qualcosa sulla canzone. Ho cercato di rileggere una parte della narrazione, non più dal punto di visto degli anni ’70 ma del 2021“.
“Non dobbiamo interessarci al terrorismo tecnologico, e nemmeno alle paure che danno i media. Dobbiamo investire quel tempo per costruire qualcosa, ho ricominciato da poco a guardare le cose da un altro punto di vista“.
Il futuro
C’è un progetto discografico in uscita per il 4 marzo 2022. Per me, è senz’altro un’occasione per tornare a fare questo e per buttare giù quello che ho pensato e che avevo dentro di me da tempo. In questo disco, c’è quello che ha reputato sufficiente scrivere. Ha poi comunicato di aver avuto tantissimo da scrivere: non ci saranno collaborazioni, e avrà un rapporto diretto nei confronti della scrittura.
“Non ho sentito la necessità di condividere le canzoni con altri“, ha specificato. Come da lui dichiarato, il titolo è ‘Nei sogni nessuno è monogamo‘.
“Non sento l’esigenza di forzare quello che sono“, ha continuato, “i social non sono ad esempio il mio mondo. Penso che mi faccia bene uscire, fare delle cose, prendere degli schiaffi. Questo mi aiuterà sicuramente a tornare padrone delle mie azioni“.
“Non sento l’esigenza di essere il protagonista“, ha detto parlando di come si sente su un palco, “mi trovo a mio agio quando scrivo e cerco di capire qualcosa di me“.