Thomas – dopo numerosi successi e riconoscimenti – torna sulla scena musicale con il brano 806, un singolo che segna la sua consapevolezza e maturità artistica. Diventato noto grazie all’importante esperienza avuta nel talent show Amici, il cantante ha vissuto numerose altre avventure che lo hanno portato ad esibirsi in eventi nazionali e internazionali e a ricevere un disco d’oro in una sola settimana. Ha accettato di incontrarci, e ci ha parlato del suo mondo fatto di note.
Com’è nato il tuo primo approccio alla musica? Quando hai scoperto che sarebbe stata la tua strada?
Sono nato e cresciuto respirando musica in casa; mio padre è pianista, bassista, polistrumentista, e con mia madre ho sempre condiviso la passione per il ballo. All’età di 7 anni ho iniziato a studiare canto e danza, presto sono arrivati i primi palchi e da li in poi semplicemente non sono più riuscito a farne a meno.
Sei diventato noto nel piccolo schermo grazie al talent show Amici: cosa è cambiato da allora e quanto si è evoluta la tua musica?
Sono cambiato tantissimo, sono stati 5 anni importanti: dopo il serale di Amici ho firmato i miei primi contratti discografici, registrato tre Album, fatto InStore e concerti in tutta Italia, vivendo esperienze al di sopra della mia età anagrafica che mi hanno formato e temprato caratterialmente ed artisticamente; la grande differenza però l’hanno fatta gli ultimi due anni, in quanto sono stato lontano dal palcoscenico e dal pubblico, e ho avuto così il tempo di valutare ed abbracciare cambiamenti importantissimi per la mia giovane carriera e per la mia maturazione artistica e personale. L’obiettivo era tornare sotto i riflettori con una maggiore consapevolezza ed una personalità più forte ed incisiva; 806, il mio nuovo singolo, mi fa dire “Obiettivo raggiunto”.
Parliamo del tuo nuovo singolo 806. Dove nasce l’idea per questo brano?
Sono fiero di 806, per me rappresenta sia un traguardo dal punto di vista autorale sia il nuovo punto 0 nel mio percorso artistico; l’idea di questo brano nasce da un giro di chitarra elettrica e dalla voglia di cantare sul palco una storia di passione tra due anime; con il mio produttore Ricky Quagliato e gli autori Stefano Paviani e Nicola Messedaglia abbiamo dipinto un cortometraggio con colorazioni a neon blu e viola, ricco di chimica ed intesa, su sonorità cool e moderne con richiami eleganti agli anni 80…preferisco come sempre lasciare parlare la musica, ma quello che vi posso dire è che una volta premuto play non si smette di ballare!
Il tuo stile è davvero molto originale. Cosa c’è dietro tutto questo? Chi sono stati i tuoi maestri musicali?
Innanzitutto grazie, l’originalità per me è da sempre uno dei tratti più rari, preziosi ed interessanti che apprezzo in un artista! Indubbiamente nel mio repertorio si percepiscono le influenze funk, soul, r’n’b che caratterizzano la musica pop internazionale, mi ispiro infatti ad icone contemporanee quali Justin Timberlake, Chris Brown, Bruno Mars e molti altri; i miei maestri però sin dall’infanzia sono le grandi leggende della musica, tra i quali Prince, Stevie Wonder, e ovviamente il Re assoluto, Michael Jackson.
Come sta procedendo la promozione del brano?
Io ed il mio team siamo impegnati quotidianamente per far si che 806 possa raggiungere più persone possibili; ho un’estate molto piena di appuntamenti per cantarlo assieme al pubblico e sicuramente nei social c’è un grande supporto. Devo anche dire che la mia fanbase è impazzita dal primo ascolto, ed in generale i feedback sul brano da parte dei fan, musicisti, giornalisti e addetti ai lavori sono stati molto positivi!
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Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?
Al momento posso solo dirvi che sicuramente ci rivedremo presto sul palco e non mancheranno le sorprese…É in arrivo tanta nuova musica… sia da ascoltare che da ballare!
Intervista a cura di Stefania Meneghella