
A partire dal 4 marzo 2025, Torino ospiterà una mostra innovativa che promette di stupire i visitatori con un’esperienza immersiva e interattiva. Il progetto, intitolato THERMOCENE, si svolgerà nelle Antiche Ghiacciaie di Porta Palazzo, un luogo ristrutturato dal Mercato Centrale Torino, concepito per essere un punto di riferimento culturale e di incontro. Questa iniziativa artistica riunisce il lavoro di Giorgio Ferrero, Rodolfo Mongitore (Mybosswas) e EX, e si propone di esplorare le connessioni tra l’arte, la musica e l’architettura, affrontando tematiche cruciali legate ai cambiamenti climatici.
Un viaggio attraverso arte e natura
La mostra THERMOCENE rappresenta un viaggio che intreccia diverse forme artistiche, come la musica, il cinema e l’architettura, per stimolare una nuova consapevolezza collettiva riguardo alla nostra interazione con l’ambiente. Gli artisti partono da un presupposto provocatorio: L’impatto zero non esiste, un’affermazione che invita a riflettere sull’impatto umano sulla natura. La prima tappa di questo progetto si svolgerà a Torino, dove il pubblico potrà visitare la mostra negli spazi suggestivi del Mercato Centrale Torino. Qui, le Antiche Ghiacciaie diventeranno il palcoscenico di un’installazione multimediale che combina elementi sonori e visivi, creando un’esperienza coinvolgente per i visitatori.
La mostra sarà curata da ARTECO e si propone di far riflettere su come le interazioni umane abbiano trasformato il nostro ambiente, utilizzando le ghiacciaie come un simbolo di questa interazione. La ristrutturazione di questo spazio storico ha reso possibile la creazione di un percorso che invita a un dialogo attivo tra arte e architettura, permettendo di esplorare la saturazione acustica che caratterizza anche i luoghi più remoti, come le Alpi.
Dettagli dell’esposizione
Il percorso espositivo di THERMOCENE si articola in due aree principali. Nella prima area, i visitatori potranno immergersi in una composizione sonora che raccoglie le esperienze acustiche vissute dai compositori Giorgio Ferrero e Rodolfo Mongitore in alta quota. La seconda area presenterà una proiezione video a doppio canale che documenta l’esperienza dei due artisti, offrendo una visione unica delle loro esplorazioni.
Grazie all’acustica naturale delle ghiacciaie, l’opera guadagnerà una dimensione sonora unica, creando un legame profondo tra l’arte e l’architettura del luogo. Questo dialogo non solo arricchisce l’esperienza sensoriale, ma trasforma le ghiacciaie in uno spazio di riflessione sull’impatto umano sull’ambiente. La mostra, che sarà aperta fino al 23 marzo 2025, è accessibile gratuitamente, invitando così un ampio pubblico a confrontarsi con temi di grande rilevanza sociale e ambientale.