
Al Cinema Massimo di Torino, il 24 marzo 2025, si svolgeranno due proiezioni del documentario “Tempo d’attesa”, diretto da Claudia Brignone. Questo film, in corsa per il prestigioso “Premio David di Donatello – Cecilia Mangini 2025” nella categoria miglior documentario, ha già conquistato il Premio speciale della Giuria al 41° Torino Film Festival e ha ricevuto numerosi riconoscimenti in vari festival nazionali. L’evento prevede la presenza della regista e di Marzia Andretta, doula e vicepresidente di Mondo Doula, associazione che ha collaborato all’organizzazione.
Il contesto del documentario
“Tempo d’attesa” racconta le storie di un gruppo di donne che si riuniscono ogni settimana nel parco del Bosco di Capodimonte a Napoli, sotto l’ombra di una magnolia. Queste future madri, guidate da Teresa, un’ostetrica esperta, si confrontano su un periodo di transizione fondamentale nelle loro vite. Sedute in cerchio, condividono esperienze, timori e speranze, creando un ambiente di supporto reciproco. Il documentario non si limita a mostrare i loro incontri, ma esplora anche momenti intimi come visite mediche e parti, evidenziando come la nascita ridefinisca la loro identità. In questo modo, il film offre una riflessione sul significato della maternità nel contesto attuale e sull’importanza di una comunità solidale.
Una nuova visione della maternità
Attraverso le narrazioni di queste donne, Claudia Brignone invita il pubblico a riflettere su come la maternità possa essere una chiave per comprendere la condizione femminile contemporanea. Le protagoniste del documentario mostrano come sia possibile riscrivere i propri bisogni e desideri, sfidando le norme sociali tradizionali. La regista ha condiviso la sua esperienza personale, descrivendo come, dopo aver scoperto di essere incinta, si sia sentita influenzata da opinioni esterne e aspettative predefinite. Questo l’ha portata a interrogarsi sulla possibilità di un approccio più autentico e personale alla maternità, che potesse essere condiviso con altre donne nella stessa situazione.
Le sfide della maternità in Italia
Nel 2025, la maternità in Italia si trova al centro di un cambiamento significativo, influenzato da fattori sociali, economici e culturali. Secondo i dati Istat, nel 2023 il tasso di natalità ha raggiunto un nuovo minimo storico, con meno di 380.000 nascite, segnando una crisi demografica senza precedenti. Le donne affrontano sfide nel conciliare la maternità con il lavoro e la vita personale, e le disparità di genere continuano a rappresentare un ostacolo. Le donne guadagnano mediamente il 5,6% in meno rispetto agli uomini e subiscono discriminazioni professionali legate alla maternità. La mancanza di politiche di sostegno adeguate, come servizi per l’infanzia e congedi parentali equi, complica ulteriormente la situazione. In questo contesto, le aspettative sociali rigide sulla maternità possono limitare la libertà di scelta delle donne, mentre emergono spazi di confronto più inclusivi e comunitari per ripensare il ruolo della maternità.
Il documentario “Tempo d’attesa” ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui la Menzione speciale della giuria e il Premio Scuole al Sole Luna Doc Film Festival, e il titolo di Miglior documentario italiano al Festival DocuDonna. Ha partecipato a numerosi festival, tra cui il Festival Molise Cinema, Trieste Film Festival e Bolzano Film Festival, dimostrando l’importanza del tema trattato e la sua risonanza nel panorama culturale italiano.