
Pietra miliare nel panorama cinematografico, Taxi Driver non ha bisogno di presentazioni. Diretto da Martin Scorsese e interpretato magistralmente da Robert De Niro, il film del 1976 è diventato un simbolo culturale, influenzando non solo la carriera dei suoi creatori, ma anche le generazioni a seguire. Grazie a una regia impeccabile e a temi profondi, la pellicola ha lasciato un segno indelebile nell’immaginario collettivo. Ora, il capolavoro torna nelle sale italiane, restaurato in 4K e distribuito da Nexo Studios, per una breve rassegna che si svolgerà il 31 marzo, l’1 e il 2 aprile 2025.
La trama di “Taxi driver”
Con la frase emblematiche “Vengono fuori gli animali più strani la notte: puttane, sfruttatori, mendicanti, drogati, spacciatori di droga, ladri, scippatori. Un giorno o l’altro verrà un altro diluvio universale e ripulirà le strade una volta per sempre”, il film introduce il tassista Travis Bickle, interpretato da De Niro, e il suo sguardo critico sulla società. Reduce dalla guerra del Vietnam, Travis è un personaggio atipico, che si trova a fronteggiare un’umanità in crisi, segnata da stress post-traumatico e delusioni politiche e affettive.
La sua esistenza cambia quando incontra una prostituta minorenne, portandolo a compiere un gesto tanto drammatico quanto liberatorio. Questo atto di giustizia personale trasforma Travis da un disadattato a un simbolo di speranza. Ambientato in una New York notturna, Taxi Driver offre un ritratto disilluso di un paese che, dopo gli scandali della presidenza Nixon, si confronta con il crollo del sogno americano.
I premi e il cast del film di Scorsese
Nel 1976, Taxi Driver ha vinto la Palma d’oro al 29° Festival di Cannes e l’anno successivo è stato candidato a ben quattro premi Oscar, tra cui miglior film e miglior attore protagonista. Il successo del film è attribuibile anche a un cast di alto livello, che comprende, oltre a De Niro, attori come Harvey Keitel nel ruolo di Matthew “Spot” Higgins, Cybill Shepherd e la giovanissima Jodie Foster nel ruolo di Iris.
La performance di De Niro, capace di esprimere le complessità psicologiche del suo personaggio, ha reso il film un cult, influenzando profondamente anche opere successive nel cinema e nella cultura popolare.
Taxi driver e la sua eredità
Il personaggio di Travis Bickle ha avuto un impatto notevole sulla cultura contemporanea, ispirando opere come I Simpson e il film L’odio di Mathieu Kassovitz, fino a Joker di Todd Phillips. Tra i registi influenzati, spicca Gaspar Noé, che ha espresso la sua ammirazione per il film di Scorsese in diverse occasioni. Questa influenza è evidente anche nel videoclip Thirst di SebastiAn, dove il protagonista riprende l’estetica di Travis, con il suo abbigliamento caratteristico e la cresta di capelli. L’eredità di Taxi Driver continua a vivere, testimoniando l’impatto duraturo che ha avuto sulla società e sul cinema.