SWCH torna sulla scena musicale con il brano Reset (presentato in anteprima durante l’evento del Primo Maggio organizzato a Bologna), un singolo che parla dell’importanza di resettare tutto e ripartire da zero, e che va ad anticipare il concept dal titolo Meta-Morfosi. L’artista ha all’attivo numerose esperienze televisive tra cui il 59ยฐ Festival di Sanremo, Amici, X Factor e varie trasmissioni Rai e Sky. Ha accettato cosรฌ di incontrarci e ci ha parlato dei suoi progetti tra presente e futuro.
Come nasce il tuo primo approccio alla musica? Quando hai compreso che sarebbe stata la tua strada?
Questa passione nasce alle scuole medie: ho infatti frequentato una scuola sperimentale ad indirizzo musicale. Ho cosรฌ iniziato a suonare la chitarra e mi รจ subito piaciuto. Avevo giร fatto musica nelle scuole di paese ma, dopo la scuola media, mi sono iscritto al Conservatorio. Da lรฌ, รจ iniziato il mio percorso.
Parliamo del tuo ultimo brano Reset: dove nasce lโidea per questo singolo e qual รจ il messaggio principale che vuoi trasmettere?
Fa parte di un lavoro piรน ampio che si chiama Meta-Morfosi. E’ quindi un concept: tutto il disco parla della stessa cosa. Il brano racconta l’evoluzione dell’essere umano quando รจ un periodo di crisi, e capisce che deve fare una cosa. Avviene dunque una presa di coscienza, durante la quale si prende visivamente con sรฉ la problematica.
Il protagonista di questa canzone รจ il disagio digitale, ma anche la voglia di rinascita mediante appunto il pulsante Reset: secondo te, qual รจ il segreto per trovare il coraggio di ripartire da zero e di resettare tutto?
Resettare รจ senz’altro la cosa piรน difficile che lโessere umano possa fare; per iniziare un cambiamento cโรจ bisogno di capire il problema. Ammettere i propri errori e le proprie sofferenze: questo ti porta a ragionare sul fatto che cosรฌ non si puรฒ andare avanti. Fare, agire, non aspettare ma prendere in mano la situazione, isolarsi dalle influenze negative.
Il tuo stile musicale รจ sicuramente molto originale: comโรจ avvenuto lโapproccio a questo genere? Chi sono stati i tuoi maestri musicali?
Al di lร del percorso accademico classico, ho iniziato illuminandomi sui grandi Jimi Hendrix, i Led Zeppelin, gli AC/DC. Loro hanno una componente molto rock. Negli anni ho avuto varie esperienze come produttore artistico, ho arrangiato brani e ho ascoltato vari progetti personalmente. Il mio punto di riferimento sono diventati i Radiohead, ma anche i generi hard punk. E’ stata una scommessa uscire fuori dal mio mondo e dalla comfort zone; sperimentarsi in prima persona รจ diventato un punto di vista.
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Hai avuto numerose esperienze musicali, anche in ambito televisivo. Cโรจ stata una in particolare che ti รจ rimasta nel cuore?
Ricordo sicuramente Il Festival di Sanremo 59, che all’epoca era condotto da Paolo Bonolis. Stare a contatto con la vita autonoma del Festival ti fa sentire vivo e al centro di qualcosa. Quella รจ stata l’esperienza che mi ha lasciato di piรน.
Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?
Vorrei portare Reset live, creare uno spettacolo che sia visuale e musicale. Dovrร uscire tutto il progetto intero, e cercherรฒ quindi di approfondire la tematica, fornire un poโ di contenuti. Vorrei creare musica che abbia contenuti, cercare di dire qualcosa.
Intervista a cura di Stefania Meneghella