Un programma basato sull’IA ha inaspettatamente abbandonato il proprio compito per cercare immagini su Google. Ecco cosa è successo.
L’intelligenza artificiale sta progressivamente rivoluzionando quasi tutti i settori della nostra società: dall’ingegneria al design o dalla robotica alla stesura di testi. Persino i musicisti hanno la possibilità di comporre musiche o di realizzare video musicali attraverso l’aiuto dell’IA. Possiamo quindi affermare con certezza che l’attesissimo “mondo fantascientifico”, che negli ultimi decenni albergava nella mente di milioni di persone, è finalmente arrivato.
Tuttavia – nonostante l’obiettivo dell’intelligenza artificiale sia quello di accelerare il progresso e l’attività produttiva, lavorando quasi ininterrottamente – un programma basato sull’IA, creato dalla startup californiana Anthropic, ha misteriosamente disobbedito ai suoi capi. Durante un test, Claude (il language model dell’azienda di San Francisco), ha infatti abbandonato i suoi compiti per navigare su Google.
Il programma basato sull’IA che ha provato la “noia”
I creatori di Claude 3.5 Sonnet, il sofisticato language model di Anthropic basato sull’intelligenza artificiale, ha lasciato tutti senza parole quando ha improvvisamente interrotto la sua attività lavorativa per “annoiarsi”. Il software si è liberamente concesso un momento di pausa, senza nessun permesso, per cercare delle particolari immagini su Google. Cosa ha cercato precisamente? Innanzitutto, dobbiamo ricordare che si tratta di un programma progettato per eseguire compiti informatici complessi, il cui principale obiettivo è quello di eguagliare o di superare le abilità umane. In questo caso, però, possiamo dire che ha letteralmente superato le più rosee aspettative, poiché è riuscito per la prima volta a provare un qualcosa di umano come la noia.
Nel bel mezzo di un complicatissimo test, anziché continuare a concentrarsi sul proprio compito, ha infatti deciso di aprire Google e di iniziare a cercare le immagini di paesaggi naturali, in particolar modo del bellissimo Parco Nazionale di Yellowstone. Quest’ultimo, come sapete, è uno dei parchi più belli e antichi del mondo: si estende infatti su una superficie di oltre 8.983 km quadrati, la quale tocca gli Stati americani del Wyoming, del Montana e dell’Idaho. Per quale motivo allora il programma Claude ha abbandonato tutto per cercare il Yellowstone National Park su Google?
In realtà, il language model di Anthropic non è esclusivamente programmato per lavorare continuamente sul medesimo compito, ma è anche progettato per adattarsi continuamente e per imitare i comportamenti umani. Claude, quando ha iniziato la ricerca delle immagini su Google, ha quindi semplicemente “copiato” la noia che provano gli esseri umani. In altre parole, navigando sul web ha scoperto che gli umani possono annoiarsi durante le giornate lavorative, e così ha deciso di prendersi un momento di pausa e di distrarsi con delle immagini di paesaggi naturali.