Stefania Convalle si sta affacciando nuovamente alle librerie italiane grazie al suo nuovo lavoro A Nord del Destino (Edizioni Convalle). Una storia, questa, che vede come protagonista indiscusso il Destino: un destino che spazza via le paure e le tempeste più forti, ma anche un destino che accoglie – come se fossero suoi figli – tutti i mondi contenuti nei sogni. Amelia vuole proteggere tutti, ma lo fa in un mondo leggero e delicato: lo fa seguendo quella scia che viene, appunto, indicata da un destino a volte crudele a volte troppo buono per quelle anime fragili che vivono su un pianeta in frantumi. La Convalle ritorna con queste pagine colme di significato ma soprattutto colme di vita e, incontrandoci, ci rivela quello che si può scoprire andando a fondo della sua storia. Tutto il suo mondo, tutto il suo essere autrice e, soprattutto, tutto il suo essere donna.
Com’è nato il tuo primo approccio alla scrittura? Quando hai capito che sarebbe stata la tua strada?
Non c’è stato un vero e proprio momento che ha determinato un prima e un dopo. Sono sempre stata affascinata dai libri, nella mia cameretta di bambina c’era una grande libreria che ospitava titoli importanti, come “La nausea” di Sartre, e la mia curiosità per la letteratura è nata da lì. Praticamente ci dormivo insieme! La scrittura, nello specifico, è entrata nella mia vita quando mi cimentai nella stesura di un primo romanzo, che è rimasto nel cassetto per svariati anni. Quando l’ho riaperto, circa dodici anni fa, è cominciato tutto per davvero: pubblicazioni, scrittura di tante opere, e tutto quello che è venuto in questi anni, fino ad arrivare alla decisione di farne il mio lavoro, attraverso, per esempio, la casa editrice – Edizioni Convalle – che ho fondato nel 2017.
Parliamo del tuo nuovo libro A nord del destino. Dove nasce l’idea per questo romanzo?
Quando inizio a scrivere un nuovo romanzo, in realtà, non ho idee. Mi approccio alla pagina bianca, mi metto in cuffia per ascoltare la musica e aspetto che l’ispirazione fluisca. Così sono nati tutti i miei romanzi; le storie si sviluppano mentre le scrivo e scopro gli eventi in questo modo, quasi fossi uno spettatore.
La storia parla di destino e di quanto questo, a volte, può anche fare male. Cosa rappresenta per te il destino e che ruolo ha nella tua vita?
Il Destino è presente in quasi tutte le mie opere. Credo al Destino e secondo me ognuno ha il proprio. Nel mio caso, ho fatto tante cose nella vita, ma alla fine dovevo arrivare dove mi trovo ora. Se si pone attenzione alla propria vita, si capisce dove ti vuole portare. A volte le coincidenze parlano da sole.
La protagonista del libro è Amelia: quanto c’è di te in lei e cosa ti ha insegnato più di tutto la costruzione del suo personaggio?
Amelia è una delle protagoniste principali. C’è qualcosa di me del suo carattere e anche delle sue inquietudini, ma questo rimarrà un mistero… Cosa mi ha insegnato la costruzione del suo personaggio? Non posso rispondere perché svelerei elementi importanti della storia.
Come ti sei approcciata a questo genere letterario? Chi sono stati i tuoi maestri letterari?
Ho letto sempre tanto e amato scrittori e scrittrici che scrivono con impeto, emozione, autenticità. Ce ne sono stati tanti, da ognuno ho imparato qualcosa e ho tratto ispirazione nella modalità di scrittura, o anche dalla loro stessa personalità.
Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?
Il momento attuale è molto particolare per due motivi: il primo è l’incontro col cinema e grazie a Olga Merli, sceneggiatrice, e alle case di produzione Il serpente Aureo e Giacorox Film, uno dei miei romanzi, “Il Manoscritto”, diventerà un film. Il lungometraggio sarà liberamente ispirato alla mia opera e grazie a tutto questo sto vivendo un momento magico. Il secondo motivo per il quale è un momento particolare della mia vita è conseguente a questa grande cosa che è accaduta – il cinema – ed è come se ora dovessi riorganizzare la mia vita per continuare a portare avanti le mie creature letterarie (la casa editrice, le mie opere e i miei laboratori di scrittura) ma in un’ottica nuova. Quindi, vivrò l’avventura del cinema con grande curiosità ed emozione, come anche porterò in giro il nuovo romanzo “A Nord del Destino”, chiedendomi se le due cose coincidano. Cosa c’è a Nord del mio personale Destino?