L’IA è dappertutto: dall’arte all’ingegneria o dalla creazione di arredi alla stesura di sceneggiature. Ora è anche arrivata nell’editoria.
Nell’attuale epoca c’è una nuova tecnologia che sta dilagando in quasi tutti i settori della nostra società: si chiama intelligenza artificiale generativa (o più semplicemente Generative AI). Si tratta di un sofisticato modello di apprendimento automatico, il cui compito principale è quello di creare contenuti di qualità umana. Stiamo parlando della creazione di testi, di immagini, di musica, di opere di design ecc. Tutto questo può quindi essere realizzato in pochissimi minuti senza l’aiuto di esseri umani, sfruttando semplicemente le potenzialità dell’intelligenza artificiale generativa.
Secondo gli ultimi dati, il 71% delle aziende europee sta attualmente sviluppando (o pianificando) delle politiche interne incentrate sulla Generative AI. Persino alcune case editrici hanno deciso di “assumere” un nuovissimo software basato sull’IA per alleggerire il proprio carico di lavoro.
Insignt, l’intelligenza artificiale delle case editrici
La società americana Veristage, fondata da Thomas Cox e da Thomas Minkus, ha recentemente sviluppato un rivoluzionario strumento di intelligenza artificiale per l’editoria libraria, chiamato Insignt. Si tratta di un sofisticato software che utilizza una suite completa di strumenti digitali, grazie ai quali può analizzare e comprendere i libri e degli specifici documenti. Il suo obiettivo principale è ovviamente quello di semplificare la valutazione di un manoscritto e di velocizzare le attività di pubblicazione. In altre parole, le case editrici avranno finalmente la possibilità di valutare le sinossi di centinaia di libri in pochissimo tempo, grazie all’aiuto dell’intelligenza artificiale di Insignt.
La suite di strumenti basati sull’IA consentirà quindi di comprendere il contenuto dei libri, generare informazioni chiave per la redazione, per la produzione e per il marketing, e di accelerare la creazione e l’ottimizzazione di metadati. Dobbiamo però specificare che Insignt non è un nuovo chatbot, come ad esempio ChatGpt, ma è sostanzialmente un software che utilizza gli strumenti di intelligenza artificiale generativa per accorciare i tempi lavorativi. Sarà pertanto utilizzato esclusivamente per analizzare e valutare il flusso di lavoro, che è quotidianamente presente nell’editoria libraria.
In modo particolare, Insight ricaverà una sinossi dal manoscritto che la casa editrice ha immesso nel sistema. Dopodiché, la stessa intelligenza artificiale valuterà il contenuto in base alle esigenze editoriali, fornendo anche una valutazione sullo stile di scrittura, sugli aggettivi e avverbi utilizzati e sullo schema di ragionamento scelto dallo scrittore. Per quanto riguarda il diritto d’autore, la società Veristage ha precisato che Insight è progettato per non estrarre testi e informazioni presenti nel sistema.