Sira è una cantautrice di origini siciliane. Cresce a Catania, città che contribuisce ad ampliare la sua passione per la musica. Fin da bambina ascolta i Beatles, Aretha Franklin, Michael Jackson, i Police, Whitney Houston, per citarne alcuni, e questo la porta a cantare in inglese fin dall’infanzia. Da adolescente inizia a studiare canto corale polifonico, come soprano. Ed è quando si dedica al bel canto che si rende conto di essere più affine alla musica pop. L’amore per le grandi cantanti americane, prima fra tutte Aretha Franklin, la incoraggia a coltivare il suo potenziale. Si esibisce ovunque si presenti un’opportunità: in Italia, in Europa o in America. Da giovanissima vive per quasi un anno in Inghilterra e in seguito anche negli Stati Uniti. Questo le permette di comunicare in una lingua che non è la sua, fino al punto da rendere l’inglese quasi la sua prima lingua. Per la realizzazione di “Shifting Colors”, il suo primo singolo uscito nel 2018, Sira lavora con il grande produttore Nicolò Fragile che arrangia e produce tutti i brani del suo album, di prossima uscita. Dal 21 dicembre è in radio “Cloud 9”, il suo secondo singolo. Questo brano con emozione e magia, ci descrive le indescrivibili emozioni che l’amore porta, la felicità che solo quando si è innamorati si può comprendere a pieno.
Lasciamo la parola a Sira con l’augurio di proseguire in questo meraviglioso percorso.
D: Com’è nata la passione per la musica?
R:Ho iniziato sin da piccola a studiare canto anche in una corale polifonica. Ho abbandonato l’idea del bel canto e mi sono dedicata alla musica leggera, con esperienze estere.
D: Quando hai capito che avresti voluto essere una cantante nel tuo futuro?
R:Sin da piccola ho capito che la mia passione per il canto era così grande, che avrei voluto trasformare nel mio lavoro.
D:Quali sono i cantanti che preferivi e quelli che preferisci attualmente?
R: Le mie due muse che mi hanno ispirato sono Aretha Franklin e Whitney Houston, come attuale erede ti direi Jessie J, amo il suo stile.
D: Quali sono le qualità che ti piace riscontrare in una canzone?
R:Adoro ciò che mi fa provare emozioni. Quando un brano sia nel testo che nel sound ha qualcosa che mi emoziona, può succedere anche con un genere che apparentemente sembra lontano dal mio. Adesso c’è molta contaminazione negli arrangiamenti, che si basano sui trend e sugli stili del momento.
D: Raccontaci della tua collaborazione con Nicolò Fragile
R:Ho lavorato a questo progetto con lui per anni, abbiamo realizzato qualcosa che reputo magnifico. Con Nicolò ci siamo confrontati sulle mie idee, ha scritto anche due canzoni all’interno del mio album. Siamo grandissimi amici e ho imparato tantissimo da lui. Le paure ci sono state ma mi hanno spinta a mettermi in gioco. Io sono una persona che vuole sempre fare di più, crescere e migliorarsi, e lui mi ha aiutato in questo percorso.
D: A dicembre è uscito il tuo singolo intitolato “Cloud 9”. Come nasce questo brano? Cosa rappresenta per te?
R:Cloud 9 nasce dalla voglia di raccontare delle emozioni che si provano quando ci si innamora, sentendosi al settimo cielo. Ognuno può appropriarlo al proprio significato, e può donargli l’interpretazione che più preferisce.
D: A breve uscirà il tuo album. Cosa vorresti il pubblico pensasse in merito? Quale sarebbe il complimento che apprezzeresti di più?
R: I brani sono dieci, c’è anche una cover del dj Avicii, ed è stato molto doloroso per me quando ho saputo della sua morte perché mi sono ritrovata in lui durante quel brano. La mia voglia di cantare in inglese nasce dalla mia passione del sound anglofono, è la lingua che prediligo. Mi piacerebbe sentirmi dire che ho fatto un lavoro eccezionale, che nulla è stato lasciato al caso.
D:Cosa ti piacerebbe trasmettere al pubblico attraverso la tua musica?
R: Sono una persona emotiva, mi piace trasmettere al pubblico le stesse emozioni che provo io, e soprattutto catturare l’attenzione dello spettatore con l’atmosfera magica che si crea quando c’è qualcosa di forte da dire.
D:Che progetti vi aspettano?
R:Con la pubblicazione dell’album ci aspettiamo un tour magari europeo, così da portare la musica anche al di fuori dall’Italia.
Ringraziamo Sira per la sua collaborazione e per il tempo che ci ha donato, augurandogli di continuare a sorprenderci e sorprendersi.
Intervista realizzata da Manuela Ratti