Il marito di Simona Ventura Giovanni Terzi ha confessato di soffrire di una malattia molto pericolosa: le sue strazianti parole
Si sono giurati amore eterno durante l’estate, dopo un lungo fidanzamento iniziato nel 2018,durante il quale hanno sempre dimostrato complicità e un grande affetto. Simona Ventura e Giovanni Terzi sono una delle coppie più belle della TV e i fan li adorano.
Purtroppo anche le favole hanno a volte le loro sfumature dolorose, anche se la coppia non si fa intimorire dalle sfide che la vita a volte ci presenta. La celebre conduttrice ha confessato che lei e suo marito affrontano insieme una rara malattia ai polmoni.
Il giornalista ha raccontato a Nuovo Tv che che scoprirlo nel 2020 per lui è stato una specie di choc, ma che con il tempo ha imparato a conviverci: “Dopo una lunga serie di visite è arrivata la diagnosi. All’inizio ho pianto molto, ho provato la disperazione assoluta: il 45 per cento dei miei polmoni era ormai compromesso. Al 60 avrei dovuto fare un trapianto, con tutti i rischi che comporta” ha confessato.
Grazie alle nuove cure Giovanni Terzi affronta con coraggio la sua malattia
Giovanni Terzi, giornalista e marito di Simona Ventura, sta combattendo una difficile battaglia contro la dermatomiosite, una malattia autoimmune che provoca infiammazione dei muscoli e lesioni cutanee, e che può anche danneggiare organi interni, come i polmoni.
Nonostante la diagnosi, Terzi ha continuato a vivere la sua vita con determinazione e positività, realizzando il sogno di sposare Simona Ventura lo scorso luglio e recentemente ha partecipato a “Ballando con le stelle” come ballerino per una notte insieme alla sua dolce metà, incantando i telespettatori della Rai.
In un’intervista, Terzi ha spiegato che la dermatomiosite è irreversibile, ma grazie a farmaci e terapie, la progressione della malattia si è rallentata rispetto al passato. La malattia ha colpito anche la madre di Terzi, che purtroppo è mancata nel 2010, quattro anni dopo la diagnosi.
La madre non aveva avuto accesso ai farmaci oggi disponibili, e già pochi mesi dopo la diagnosi aveva perso la capacità di camminare: “A lei si era manifestata nel giugno del 2006 e nel luglio del 2010 è mancata. I farmaci che prendo io non erano stati ancora testati. Mia madre è morta dopo quattro anni, ma già a otto mesi dalla diagnosi non riusciva più a camminare e si nutriva con il sondino“. Terzi sta affrontando la patologia con coraggio cercando di trarre il meglio dalla vita nonostante le difficoltà. E poi , con super Simo al suo fianco la forza di certo non gli potrà mancare.