Simona Galimberti nasce attorniata di piatti e buon cibo: la passione per la cucina è un mondo che la accompagna sin da bambina e, ancora oggi, continua a non poterne più fare a meno. Si laurea in Cattolica in Scienze della Formazione, e inizia poi a collaborare come consulente per grandi aziende come IBM e Nestlé.
La sua forza e la sua determinazione l’hanno però spinta oltre, e l’hanno portata a creare qualcosa che andava ben oltre le sue aspettative. Dopo aver frequentato un corso di pasticceria base alla scuola Alto Palato di Milano, In occasione del suo 30esimo compleanno, sua sorella le regala un sito web. Da lì, ha inizio l’avventura. Nasce così ‘Le Torte di Simona‘, un blog interamente dedicato alle sue creazioni e al suo laboratorio di pasticceria.
La Galimberti è oggi una cake designer professionista e, i suoi profili social, vantano la presenza di ben 137mila followers. Sposata con Enrico Verger, Simona condivide spesso scatti riguardanti ricette e momenti di vita quotidiana. Ha così accettato di incontrarci e di parlarci del suo mondo fatto di gusto (e di sogni).
Il mondo culinario ormai fa parte di te ed è diventato la tua quotidianità: ma quando si è accesa questa fiammella? C’è stato un momento particolare in cui hai compreso che la cucina sarebbe stata la tua strada?
La mia passione è iniziata intorno ai 5-6 anni con il Dolce Forno. Da lì non ho mai smesso di impastare e di cucinare. La svolta vera arriva con i miei 30 anni quando mia sorella mi regala un sito internet dove provare a vendere le mie torte. Ho iniziato il giorno dopo e sono stati dodici anni stupendi.
Parliamo adesso del tuo blog chiamato ‘Le torte di Simona’. Dov’è nata l’idea per iniziare questo bellissimo percorso?
Quando hai un laboratorio di pasticceria, ti trovi a fare spesso le stesse preparazioni e nella totale intimità della tua cucina. La voglia di un blog arriva quando diventa molto forte la mia voglia di condividere ricette, relazionarmi al mondo esterno e cucinare tutto quello che mi viene in mente.
I tuoi sono piatti molto variegati: si inizia dal dolce ma c’è spazio anche per qualcosa di salato. C’è però una ricetta che preferisci più di tutte, e senza la quale non potresti vivere?
Amo cucinare tutto. Da golosa amo creare torte e dessert, ma tutti i giorni invento ricette salate e adatti a tutti. Non potrei vivere senza frolla, salame al cioccolato e crema pasticciera.
Mi affascina molto l’arte del Cake Designer. Secondo te, qual è il segreto per unire il gusto all’estetica? Utilizzi una tecnica particolare?
Il Cake Design è una vera forma d’arte. Tantissimi anni fa, quando ho iniziato io, neanche si sapeva cosa fosse. Guardando solo siti stranieri ho acquisito la mia tecnica. Due le regole che mi hanno guidata sempre: le torte dovevano essere buone e dal gusto italiano e la decorazione semplice e pulita. L’arte del togliere è un po’ la mia guida. Pochi sapori, ben definiti, poche decorazioni, ben fatte e centrate sul soggetto richiesto.
Quando i tuoi followers osservano quello che prepari, vedono appunto il risultato finale. Ma cosa c’è dietro un piatto? Ti va di raccontarci il dietro le quinte?
Dietro un piatto ci sono tanti esperimenti e un lavoro lungo di studio. Di solito la molla iniziale è voler creare un certo connubio di sapori e di consistenze. Allora mi siedo al mio tavolo di legno e, minuta di carta e penna, inizio a creare proporzioni e a bilanciare, nella mia testa, i vari ingredienti che voglio usare. Poi passo all’azione e sperimento, tolgo, aggiungo e quando il risultato diventa quello che volevo, allora scrivo la ricetta e la condivido. Requisito essenziale? La ricetta finita deve poi venire al primo colpo. Solo così, sono sicura che tutti possono farla.
Hai partecipato in passato al noto programma ‘Detto Fatto’, durante il quale hai mostrato le tue capacità culinarie. Cosa ricordi di quell’esperienza e cosa ti ha lasciato?
Mi ricordo una certa tensione prima di essere in studio e poi la conferma, appena arrivo in postazione e le luci si accendono, che sto facendo la cosa che amo di più al mondo: cucinare. Immediatamente, sono nel mio ambiente naturale: nessuna tensione, solo tanta voglia di tramettere quanto sia bello creare piatti buoni, e semplici. Nessun’ansia da prestazione, solo voglia di condividere e coccolare chi amiamo.
Leggi anche –> Mocho racconta il suo food ‘Made in USA’: “Questa passione? Nata a Miami quando ero bambino”
Quali sono i tuoi futuri progetti lavorativi?
Mi piacerebbe avere ancora più contatto con le persone e tramettere un approccio sereno e felice alla cucina, attraverso anche la radio. Arrivare per immagini al cuore delle persone, eliminando paure e sfatando anche qualche mito culinario.
Intervista a cura di Stefania Meneghella