
All’interno del Milazzo Film Festival, svoltosi nel 2025, l’attore e regista Sergio Rubini ha condiviso le sue riflessioni sul mondo del cinema contemporaneo, toccando temi cruciali legati alla crisi delle sale cinematografiche e all’impatto delle piattaforme di streaming. Rubini ha ricordato un episodio del 1986, quando lavorò con Federico Fellini nel film “Intervista”, in parte ambientato a Cinecittà . In quella pellicola, gli indiani arrivavano da una collina con antenne al posto delle frecce, un’immagine profetica del futuro del cinema, in cui la televisione avrebbe avuto un ruolo predominante.
Il cinema e le piattaforme
Rubini ha messo in evidenza come le piattaforme di streaming abbiano saputo capitalizzare sulla crisi degli spazi sociali, ma ha sottolineato che senza il cinema, esse sarebbero “come degli esseri umani senza sangue”. Secondo il suo punto di vista, il cinema non è morto; piuttosto, è la sala cinematografica a trovarsi in difficoltà . L’attore ha affermato che i film stanno vivendo una nuova vitalità proprio grazie all’emergere delle piattaforme, che hanno ampliato le possibilità di fruizione. La sua previsione è che, nonostante il supporto possa cambiare, il cinema continuerà a esistere, con una maggiore diffusione sui dispositivi mobili come i tablet.
Le sfide del mestiere
Rubini ha poi riflettuto sulle sfide che ha affrontato nel corso della sua carriera, sia a teatro che nel cinema e nelle piattaforme. Ogni volta, ha dovuto convincere gli altri a investire in una sua idea, rendendoli consapevoli dell’urgenza e dell’interesse che essa poteva suscitare. Questo aspetto del lavoro, secondo l’attore, è sempre caratterizzato da difficoltà , indipendentemente dal contesto in cui si opera.
Il futuro del cinema e il coinvolgimento dei giovani
Sergio Rubini ha espresso entusiasmo per il festival e per la partecipazione attiva dei giovani provenienti dalle scuole, i quali hanno mostrato un forte interesse per il mondo del cinema. La presenza di queste nuove generazioni rappresenta una speranza per il futuro dell’industria cinematografica, un segnale che il desiderio di raccontare storie attraverso il grande schermo è ancora vivo e pulsante. La sua esperienza al Milazzo Film Festival dimostra come il cinema continui a essere un’importante forma di espressione culturale, capace di adattarsi e resistere alle sfide del tempo.