Un content creator un influencer, oggi, sono lavori veri e propri. Ecco una guida sul come metters in regola con il fisco per evitare guai.
Negli ultimi anni, la creator economy ha preso piede in modo esponenziale, trasformando la vita di migliaia di professionisti in Italia e nel mondo. Con un valore che in Italia si attesta intorno ai 1,5 miliardi di euro e oltre 350.000 professionisti coinvolti.
Questo ecosistema offre opportunità senza precedenti, ma presenta anche sfide significative, specialmente in ambito fiscale. Se sei un influencer e desideri evitare sanzioni da parte delle autorità fiscali, è fondamentale comprendere le normative e le procedure necessarie per mettersi in regola.
Come mettersi in regola con il fisco da influencer
La creator economy è un fenomeno nato con l’avvento dei social media, dove le piattaforme come Instagram, TikTok, YouTube e altre hanno permesso a individui di monetizzare i propri contenuti. Questo settore ha visto una crescita incredibile, con Goldman Sachs che ha stimato un fatturato globale di 250 miliardi di dollari nel 2023, con previsioni che parlano di 500 miliardi entro il 2027. Questo sviluppo ha reso il lavoro degli influencer una professione a tutti gli effetti, ma ha anche attirato l’attenzione del Fisco.
Con il crescente successo degli influencer, le autorità fiscali hanno intensificato i controlli. Episodi di evasione fiscale da parte di noti influencer hanno suscitato l’interesse dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza, che ora si concentrano su discrepanze tra i redditi dichiarati e lo stile di vita ostentato da molti creator. Utilizzando banche dati e cooperazione internazionale, i controlli mirano a scoprire eventuali irregolarità e a garantire che tutti i professionisti in questo settore contribuiscano equamente al sistema fiscale.
Per lavorare legalmente come influencer o creator, la prima cosa da fare è aprire una partita IVA. Questo passaggio è cruciale e può avvenire in diverse modalità. Gli influencer possono registrarsi come liberi professionisti, iscrivendosi alla Gestione Separata dell’INPS, oppure come ditte individuali, che richiedono l’iscrizione alla Camera di Commercio e alla Gestione INPS Artigiani e Commercianti. È importante considerare che dal 2025 sarà disponibile un codice ATECO specifico per la creator economy, una novità che semplificherà la classificazione di queste professioni.
Scegliere il regime fiscale corretto
Un altro aspetto fondamentale è la scelta del regime fiscale più adatto. Gli influencer possono optare per il regime forfettario, particolarmente vantaggioso per chi inizia a lavorare e ha un fatturato inferiore a 85.000 euro all’anno. Questo regime offre diversi vantaggi, come la semplificazione della contabilità e l’applicazione di un’imposta sostitutiva ridotta (15% o 5% per i primi cinque anni). D’altro canto, il regime ordinario è indicato per chi ha volumi d’affari più elevati, ma comporta una maggiore complessità nella gestione fiscale.
È importante sottolineare che nel mondo della creator economy ci sono anche professionisti che creano contenuti per adulti. Questi soggetti devono considerare l’esistenza di una tassa aggiuntiva, nota come “tassa etica”, che ammonta al 25% del reddito prodotto, indipendentemente dal regime fiscale scelto. Questo aspetto è cruciale da tenere in considerazione per evitare sanzioni e problemi con il Fisco.
Una volta aperta la partita IVA è fondamentale mantenere una documentazione accurata di tutte le entrate e le spese. I creator devono conservare fatture, ricevute e qualsiasi documento che possa giustificare le operazioni effettuate. La trasparenza è un elemento chiave per evitare contestazioni da parte delle autorità fiscali e per garantire una gestione serena della propria attività.
E’ consigliabile avvalersi di consulenti fiscali specializzati nella gestione delle attività legate alla creator economy. Questa figura professionale può fornire supporto nella scelta del regime fiscale più adatto, nella corretta gestione della contabilità e nella preparazione delle dichiarazioni fiscali.