Un team di ricercatori ha compiuto una delle scoperte più importanti degli ultimi anni: centinaia di monete d’oro dal valore inestimabile.
Le monete d’oro esercitano da sempre un fascino particolare, non solo per il loro pregiato materiale, ma anche per la loro straordinaria bellezza e, soprattutto, per il grande significato storico che si cela dietro ogni singolo esemplare. Negli ultimi decenni, numerosi archeologi hanno riportato alla luce un gran numero di monete d’oro risalenti a svariate epoche storiche. Questi particolari oggetti metallici, di grande valore economico, rappresentano una preziosa testimonianza delle antiche civiltà che le hanno prodotte, offrendo informazioni fondamentali sulla loro economia, politica, arte e cultura.
Il loro valore è quindi duplice: da un lato, il valore numismatico, legato alla rarità e alla conservazione della singola moneta; dall’altro, il valore storico, strettamente connesso al periodo e alla civiltà a cui appartiene. Le monete d’oro scoperte in passato, durante gli scavi archeologici, sono spesso acquistate dai collezionisti e studiosi, poiché le considerano dei veri e propri tesori provenienti dai precedenti secoli e capaci di raccontarci delle storie incredibili sui popoli e sui governi che le hanno prodotte.
Di recente, però, un team di archeologi ha scoperto centinaia di monete d’oro di epoca romana, il cui valore ammonterebbe ad oltre 300.000 euro. Si tratta di una delle scoperte più importanti degli ultimi anni.
Le monete d’oro romane dal grandissimo valore economico
Dopo anni di scavi condotti dall’INRA (National Institute for Archaeological Research), nel villaggio di Holzthum, in Lussemburgo, gli archeologi hanno portato alla luce un tesoro di 141 monete d’oro romane, risalenti alla fine del IV secolo d.C. Coniate tra il 364 e il 408 d.C., le monete recano i ritratti di nove imperatori, tra cui il poco conosciuto Flavio Eugenio, che regnò solo per due anni. Un ritrovamento eccezionale che ci riporta indietro di circa 1.700 anni.
Secondo Archaeology Magazine, le monete scoperte in Lussemburgo hanno un valore di circa 308.600 euro e si trovavano ai piedi di una torre fortificata di epoca romana, utilizzata per l’osservazione militare. Tra tutti i ritratti di imperatori distinguibili sulle monete d’oro, il più importante è quello di Flavio Eugenio, che governò in un’epoca piuttosto turbolenta, quando l’Impero si era già diviso in Impero Romano d’Oriente e Impero Romano d’Occidente, e lui regnava su quest’ultimo.
Flavio Eugenio, nel tentativo di ripristinare le antiche tradizioni pagane romane, ottenne per un certo periodo il sostegno della nobiltà occidentale. Tuttavia, il suo regno fu contestato dall’imperatore d’Oriente, Teodosio I, un fervente cristiano che rifiutò di riconoscerlo. Il conflitto tra i due potenti sovrani culminò nella battaglia di Frigido nel 394 d.C., dove Flavio Eugenio fu sconfitto e giustiziato.