L’Italia ha un nuovo giacimento di gas: si trova nel Canale di Sicilia e produrrà una quantità enorme di metano ogni anno.
Il nostro pianeta possiede tantissimi giacimenti di gas nel sottosuolo o sotto il fondale marino, i più importanti si trovano in Russia, in Arabia Saudita, in Qatar, in Algeria, in Iran, negli USA, negli Emirati Arabi Uniti, in Nigeria, in Venezuela e in alcune zone dell’Asia Centrale. Questi paesi, che hanno complessivamente una riserva di gas naturale pari a circa 190.000 miliardi di metri cubi, trasportano poi il loro preziosissimo prodotto agli impianti di trattamento.
Dobbiamo però ricordarci che l’utilizzo del gas naturale, in particolar modo come combustibile, contribuisce purtroppo all’aumento dei gas serra nell’atmosfera terrestre. Questi ultimi, a loro volta, aumentano la temperatura media globale della Terra e, al contempo, sono anche i responsabili dello scioglimento dei ghiacci artici e antartici e del conseguente innalzamento del livello degli oceani. Recentemente, però, l’Eni ha avviato una nuova produzione di gas da un giacimento siciliano.
Il ricchissimo giacimento di gas in Sicilia
L’Eni (Ente Nazionale Idrocarburi) ha avviato la produzione di gas dal giacimento Argo Cassiopea il 19 agosto 2024. Si tratta del più grande progetto di sviluppo a gas mai avviato sul nostro territorio italiano. Il sito di estrazione si trova precisamente all’interno di uno dei quattro pozzi sottomarini del Canale di Sicilia, perforati con le trivelle nei primi mesi del 2024. La sostanza gassosa, estratta dal giacimento Argo Cassiopea, viene poi trasportata all’impianto di trattamento di Gela, attraverso una linea sottomarina lunga ben 60 chilometri. L’obiettivo principale è ovviamente quello di immettere il gas naturale nella rete nazionale e, al contempo, di soddisfare il fabbisogno energetico italiano.
Ricordiamo che la produzione del gas avviene tramite uno sviluppo interamente sottomarino, il quale rilascia emissioni vicine allo zero e non danneggia la natura circostante. I progettisti hanno infatti installato dei pannelli fotovoltaici da 3,6 MWp, che consentono di raggiungere la neutralità carbonica per le emissioni Scope 1 e 2. Per quanto riguarda le riserve, il giacimento di Argo Cassiopea possiede circa 10 miliardi di metri cubi di gas, grazie alla quale l’Eni potrebbe produrre all’incirca 1,5 miliardi di metri cubi all’anno. Secondo Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, questa notizia è importantissima per l’Italia, poiché negli ultimi decenni la produzione nazionale di gas era in declino.
E non solo: estrarre le sostanze gassose da una piattaforma marina già esistente evita all’Italia di costruirne una nuova, il che è positivo per l’economia italiana. Tuttavia, nonostante il contributo del giacimento Argo Cassiopea, la produzione complessiva di metano in Italia continuerà a calare.