Il potentissimo telescopio spaziale James Webb, lanciato a dicembre 2021, avrebbe individuato il primo esopianeta roccioso con un’atmosfera.
Negli ultimi anni i telescopi più potenti della Terra, assieme a quelli collocati nello Spazio, ci stanno regalando delle scoperte incredibili, come ad esempio i meravigliosi esopianeti. Questi ultimi, che sono sostanzialmente dei pianeti che orbitano attorno ad altre stelle, potrebbero custodire delle forme di vita aliena. Per questo motivo gli astrobiologi e planetologi si concentrano soprattutto sulla cosiddetta “zona abitabile”, cioè quella regione che permetterebbe al pianeta di mantenere la propria acqua allo stato liquido.
La Terra, come sappiamo, si trova proprio in questa speciale zona: né troppo vicina e né troppo lontana dal Sole, che è la nostra stella. Ora, il più grande telescopio spaziale della storia, il James Webb, ha scoperto un esopianeta roccioso caratterizzato da un’atmosfera.
La grande scoperta del James Webb
Fino ad oggi gli scienziati hanno scoperto oltre 5.000 esopianeti in 3.900 diversi sistemi planetari, la maggior parte dei quali ha le medesime dimensioni e composizioni dei pianeti gassosi del nostro Sistema Solare. Solo il 5% di questi mondi alieni, scoperti dai telescopi spaziali e terrestri, è però simile alla Terra. Tuttavia, uno dei candidati più promettenti si chiama Wolf 1069b, e si trova a “soli” 31 anni luce di distanza dal nostro pianeta. Ricordiamoci che un anno luce corrisponde a circa 9.460 miliardi di chilometri. Ad ogni modo, questo esopianeta simile alla Terra, scoperto dai ricercatori del Max Planck Institute for Astronomy ad Heidelberg, in Germania, orbita attorno ad una stella nana rossa nella cosiddetta “zona abitabile”.
Gli scienziati pensano infatti che la sua temperatura superficiale gli possa consentire di avere l’acqua allo stato liquido. Qualche mese fa, precisamente a maggio, il potentissimo telescopio spaziale James Webb potrebbe aver individuato il primo esopianeta roccioso dotato di un’atmosfera. Si tratta della super-Terra “55 Cancri e”, distante circa 41 anni luce dal nostro pianeta. Quest’ultimo potrebbe quindi avere un’atmosfera formatasi grazie al magma, che sarebbe presente sulla sua superficie rocciosa. Tuttavia – in base ai dati visionati dai ricercatori – l’esopianeta “55 Cancri e” potrebbe essere troppo caldo per ospitare l’acqua allo stato liquido.
Gli ultimi studi hanno infatti dimostrato che la temperatura superficiale si aggira intorno ai 1540 gradi Celsius, mentre la probabile atmosfera conterebbe monossido di carbonio o anidride carbonica. Ciò che il James Webb avrebbe però individuato non sarebbe l’atmosfera primaria, benché scomparsa a causa delle radiazioni provenienti dalla stella, ma una tenue atmosfera secondaria costantemente alimentata da un oceano di magma. Se desiderate leggere la nostra intervista fatta agli ingegneri e agli scienziati della NASA, che hanno lavorato al telescopio spaziale James Webb, cliccate QUI.