Una società mineraria ha recentemente scoperto un gigantesco giacimento di terre rare: è il più grande d’Europa. Ecco dove si trova.
Fino a poco tempo fa, il giacimento di terre rare più grande d’Europa era quello di Kiruna, che è una città di circa 20.000 abitanti situata nel nord della Svezia. Questa ricchissima miniera, scoperta agli inizi del 2023 dalla compagnia mineraria LKAB, potrebbe contenere oltre un milione di tonnellate di ossidi di terre rare. Queste ultime, che si trovano appunto raramente sul nostro pianeta, sono degli elementi chimici fondamentali per avviare la famosa transizione ecologica.
Questi speciali metalli, che costituiscono le terre rare, sono infatti molto utili per la produzione di batterie per auto elettriche e di pale eoliche. Un’altra società mineraria ha però scoperto un nuovo gigantesco giacimento, che potrebbe addirittura contenere circa 8,8 milioni di tonnellate di ossidi di terre rare.
Il nuovo giacimento di terre rare più grande d’Europa
Nella primavera del 2024, la società mineraria norvegese Rare Earths Norway (REN) ha annunciato la scoperta di un enorme giacimento di terre rare nelle vicinanze di Oslo (Norvegia), precisamente nel complesso di Fen. Ciò che sorprende però maggiormente è il fatto che si trovi in corrispondenza di un antico vulcano estinto. E non solo: al suo interno – secondo le prime analisi – potrebbero esserci circa 8,8 milioni di tonnellate di ossidi di terre rare. Se fosse confermato, si tratterebbe di un giacimento quattro volte più grande di quello svedese, situato nella città di Kiruna.
Ad ogni modo, i metalli presenti nella miniera norvegese saranno fondamentali per la transizione ecologica europea, poiché ci aiuteranno a produrre batterie per auto elettriche, pale eoliche e tantissimi altri dispositivi tecnologici sostenibili e a zero emissioni. Tuttavia – in base alle ultime notizie – l’estrazione potrebbe iniziare nel 2030 e, successivamente, dovrebbe soddisfare il 10% della domanda di terre rare dell’Unione Europea. Quali sono allora le caratteristiche di questo giacimento situato nel complesso di Fen? Innanzitutto, è collocato in corrispondenza di un antico vulcano, la cui tradizionale forma a cono non è più visibile a causa delle erosioni susseguitesi nei secoli.
Si tratta infatti di una struttura geologica risalente a circa 580 milioni di anni fa. Ciò che oggi possiamo vedere è il condotto vulcanico, la cui sezione ha un diametro di circa 2 chilometri. Per quanto riguarda l’estrazione, questa dovrebbe iniziare nel 2030, ma per raggiungere questo obiettivo occorre investire circa 900 milioni di dollari in tecnologie estrattive a basso impatto ambientale.