Cantante
Samuel Pietrasanta lo abbiamo conosciuto nella penultima edizione di The Voice of Italy, e da lì la sua strada è stata una continua salita che lo ha portato a vivere di musica, il suo ultimo singolo si intitola “Dejà vu” ed anche di questo brano ci parla in questa intervista che ci ha rilasciato.
Lasciamo la parola a Samuel Pietrasanta con l’augurio di proseguire in questo meraviglioso percorso
D:Come nasce la tua passione per la musica?
R: Dopo la scomparsa di mio padre, mia madre pensò bene di regalarmi uno strumento musicale. Scelse lei per me, avevo sette anni…così un giorno ,di ritorno dall’oratorio che frequentavo ,trovai sul tavolo del soggiorno la mia piccola chitarra .Ero felicissimo; avevo il cuore in gola, ricordo ancora benissimo ogni sensazione .La vera passione per la musica arrivò col tempo, quando iniziai a suonare un po’ meglio, ma fino a quel momento ,suonare e cantare era il mio gioco preferito ed era una forma di sicurezza, quasi una protezione ,perché potevo far vedere ai miei compagnetti di scuola che sapevo fare “qualcosa di figo”.
D: Quando hai deciso di diventare artista di strada?
R: Ho deciso di intraprendere questo percorso dopo l’ennesima delusione lavorativa. Iniziai a lavorare da giovanissimo accumulando molte esperienze in ambito di ristorazione, mi impegnavo molto a lavoro, ero un ragazzo volenteroso ma quasi tutte le esperienze iniziavano e finivano in breve tempo. Arrivò un’occasione di lavoro interessante fuori dalla mia Sicilia e così decisi di partire, ma dopo sei mesi, l’azienda per cui lavoravo mi comunicò di non poter rinnovare il mio contratto. Presi la mia chitarra e andai a suonare a Como, in strada. Non lo facevo per soldi, ma avevo bisogno di sfogarmi e aggiungere un po’ di colore in quel grigio periodo.
Quel giorno non lo dimenticherò mai, perché conobbi la felicità. La gente mi ascoltava, mi applaudiva, mi ringraziava e mi permetteva di vivere del mio sogno. Tornai a casa e dissi:”Ok,io nella mia vita voglio cantare e vivere sempre queste emozioni”. Insomma, ho fatto la mia scelta.
D: Approdi poi al talent “The voice” nel 2016. Da cosa nasce lo stimolo di partecipare? Come mai hai scelto questo talent?
R: Il talent è arrivato per caso, la redazione di The voice mi contattò dopo aver visto un video di una mia performance “On the road”. Non ci pensai molto tempo, decisi di seguire il flusso e accettare ciò che la vita mi stava offrendo e proprio quella mia incoscienza fu la carta vincente all’interno del programma, perché non sapevo a cosa andavo incontro, volevo solo portare la mia musica su un bel palco, con dei grandi musicisti che mi avrebbero accompagnato. Oggi posso dire di aver fatto la scelta giusta perché ho affrontato tutto con gran serenità e da questa esperienza sono sbocciati dei bellissimi fiori.
D: Quali erano le tue aspettative? Quanto il programma ti ha cambiato?
R:Più che aspettative, speravo invece che qualcuno si potesse “accorgere di me” e magari in parallelo alla mia attività di busker, avrei potuto lavorare a un progetto discografico, portando le mie canzoni…e così fu. L’esperienza del programma mi ha fatto crescere tantissimo, ho imparato bene la differenza tra sogno e mestiere, mi sono svegliato insomma e messo a fuoco sul mio cammino.
D: Più recente è invece il tuo singolo intitolato “Dejà vu”. Come nasce questo brano? Raccontaci meglio
R:Déjà vu, nasce da una mia grande lotta interiore, sono stato fatto a pezzi da una relazione per me molto importante e questa canzone è dedicata alle persone fragili che lottano contro i propri mostri in silenzio. E’ la speranza di poter andare avanti e guardare il passato come punto di riferimento per non cadere più, o almeno provarci, ma continuando ad essere liberi…partecipando, amando più di prima e lasciare i brutti ricordi indietro, tanto rimarranno sempre e solo un déjà vu.
D: Ci sono nuovi singoli o un disco in progetto?
R:Si! ci sono ancora due singoli pronti ad uscire, nel frattempo, ho iniziato a scrivere un nuovo album.
D:Cosa si devono aspettare i tuoi fan dai tuoi futuri brani?
R:Non sono sicuro di avere “fans”, e non ho ben capito, quando e se, potrò definirli così… sono semplicemente circondato da gente che mi vuole bene e che apprezza il mio lavoro e di certo la cosa che possono aspettarsi è la mia sincerità in ciò che scrivo o canto.
D:C’è una collaborazione che sogni di poter realizzare?
R:Non ci ho mai pensato davvero, forse perché essendo all’inizio della mia carriera credo sia ancora prematuro collaborare con qualcuno, dato che ho ancora bisogno di tempo per centrare bene “chi son io”, ma sicuramente, un domani mi piacerebbe collaborare con un artista diverso da me, che possa magari contaminare il mio mondo con il suo.
D: C’è una canzone del passato che avresti voluto scrivere tu? Se si quale?
R: Sono moltissime le canzoni del passato che avrei voluto scrivere io, sceglierne una è difficile, ma di getto direi “La canzone dell’amore perduto” di De André, la trovo una fotografia perfetta del momento che ha voluto raccontare.
D: Quali sono i vostri futuri progetti?
R:Questa estate saremo in giro con il nostro “Illogical show”, con una tournèe molto varia. Potrebbe esserci un’altra apparizione televisiva ma non è sicura. Ci sono molte cose in cantiere, tra cui la serie di cui parlavamo prima che si intitola “Psyco Power Pizza”. Abbiamo diversi canali aperti dobbiamo capire quali sono quelli sui quali concentrarci.
Intervista realizzato da Manuela Ratti