Dal primo all’8 marzo 2025, la Casa del Cinema di Roma ospiterà una rassegna dal titolo “Zavattini, il poeta del cinema italiano“, dedicata a Cesare Zavattini, figura di spicco del neorealismo e artista eclettico. Le proiezioni si protrarranno fino al 17 marzo con repliche di alcuni film in programma.
Cesare Zavattini è riconosciuto come uno dei fondatori del neorealismo italiano, capace di esprimere la sua arte attraverso diversi linguaggi, tra cui scrittura, poesia, fumetti, pittura e teatro. La rassegna si apre con due opere emblematiche legate alla sua collaborazione con Vittorio De Sica. Sabato primo marzo, alle ore 18, verrà proiettato Umberto D., considerato uno dei capolavori del cinema italiano e un esempio luminoso della stagione neorealista. Lunedì 3 marzo, alle 20, sarà la volta di Miracolo a Milano, una fiaba poetica ispirata al romanzo “Totò il buono” di Zavattini.
Il programma della rassegna prevede anche un evento speciale. Martedì 4 marzo, alle 19.30, sarà presentato, con ingresso gratuito, il documentario Un paese ci vuole. Zavattini, Luzzara e il Po di Francesco Conversano e Nene Grignaffini. Questa proiezione offre un’opportunità unica per esplorare le radici dell’ispirazione zavattiniana e affrontare l’attuale crisi ambientale che minaccia il fiume Po. I due autori introdurranno il film, arricchendo l’esperienza del pubblico.
La rassegna si concluderà sabato 8 marzo, alle 20, con la proiezione di Siamo donne, un film che raccoglie cinque episodi diretti da registi di fama come Roberto Rossellini, Luchino Visconti, Luigi Zampa, Gianni Franciolini e Alfredo Guarini. Le sei protagoniste, tra cui Ingrid Bergman, Anna Magnani e Alida Valli, danno vita a una narrazione che spazia dal documentario al dramma, riflettendo la complessità della realtà sociale e dei sentimenti umani.
Per ulteriori dettagli e per prenotare i biglietti, è possibile consultare il sito ufficiale della Casa del Cinema. La rassegna di Zavattini rappresenta un’occasione imperdibile per immergersi nel mondo del neorealismo e riscoprire il contributo di uno dei suoi più grandi interpreti.