
Luca, interpretato da Riccardo Scamarcio, è il protagonista del film “Muori di lei”, una pellicola diretta da Stefano Sardo e co-sceneggiata con Giacomo Bendotti. L’attore pugliese, noto per i suoi ruoli complessi, si trova a vestire i panni di un uomo che insegna storia e filosofia in un liceo di Roma. La sua carriera accademica, purtroppo, non è decollata come sperato, lasciandolo con una tesi di dottorato incompleta e il peso di un’eredità paterna difficile da gestire. Il padre, un eroe tragico, ha perso la vita cercando di salvare due bambini da un incendio, un evento che continua a influenzare la vita di Luca.
Il film, che debutterà nelle sale dal 20 marzo 2025, racconta una storia di conflitto interiore e relazioni complicate. La moglie di Luca, Maria Chiara Giannetta, interpreta il ruolo di Sara, un’internista impegnata nella lotta contro il Covid-19. Nonostante il suo amore per lei, Luca si lascia attrarre da una misteriosa vicina, Amanda, interpretata da Mariela Garriga. Questo incontro, avvenuto durante il lockdown, rappresenta per lui un’opportunità di evasione dalla sua vita quotidiana e dai suoi dilemmi esistenziali.
Il tema del desiderio e la crisi della mascolinità
Il regista Sardo ha scelto di esplorare il tema del desiderio, un argomento spesso trascurato nel panorama cinematografico italiano. La trama di “Muori di lei” si sviluppa come una commedia romantica, ma si evolve rapidamente in un thriller ricco di colpi di scena. Sardo sottolinea che il desiderio non si limita all’aspetto sessuale, ma abbraccia anche la ricerca di un’identità e di esperienze che ci allontanano dalla nostra quotidianità.
Luca, infatti, si trova in una situazione di crisi personale, combattuto tra l’amore per sua moglie e l’attrazione per Amanda. La pandemia e il lockdown hanno costretto il regista a rivedere le sue idee iniziali, trasformando una storia che doveva svolgersi in un Ferragosto romano in una riflessione più profonda sulle relazioni umane e sulla mascolinità contemporanea. Sardo osserva come l’idea di essere un uomo oggi sia complicata, con modelli di mascolinità tradizionali che non trovano più spazio nel contesto attuale.
La visione di Riccardo Scamarcio
In merito al suo personaggio, Riccardo Scamarcio ha dichiarato di sentirsi molto distante da Luca. L’attore ha avuto un rapporto positivo con suo padre, contrariamente al conflitto interiore che vive il suo personaggio. Scamarcio ha affermato che a volte si sente come un leone, ma in altre occasioni si sforza di essere più simile a un gattino, riflettendo su come oggi sia difficile per gli uomini trovare il proprio posto nel mondo.
Il film “Muori di lei” non si limita a raccontare una storia d’amore, ma affronta questioni più ampie legate alla crisi della mascolinità e all’impatto del lockdown sulle relazioni. La narrazione si propone di esplorare le sfide e le vulnerabilità degli uomini moderni, evidenziando un cambiamento necessario in un contesto sociale in continua evoluzione. La pellicola si preannuncia come un’opera significativa, capace di stimolare una riflessione profonda su temi attuali e universali.