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Un gruppo di residenti ha organizzato un sit-in a Roma, il 28 febbraio 2025, per chiedere la riapertura del cinema Ambassade. L’iniziativa è stata sostenuta dal municipio VIII, con la presenza del minisindaco Amedeo Ciaccheri e del consigliere Lorenzo Giardinetti. Durante l’evento, i partecipanti hanno esposto uno striscione con la scritta: “Riaprite l’Ambassade altrimenti ci arrabbiamo”.
La mobilitazione per il cinema
Lorenzo Giardinetti ha espresso l’importanza storica del cinema Ambassade, definendolo un luogo che custodisce migliaia di ricordi per gli abitanti del municipio. Secondo Giardinetti, il cinema ha permesso a diverse generazioni di vivere storie e avventure attraverso i suoi schermi. La richiesta principale dei residenti è quella di avere garanzie che la sala non venga venduta o trasformata in un’attività commerciale, ma che venga invece valorizzata come cinema.
A inizio gennaio 2025, si era diffusa la notizia che l’Ambassade, assieme ad altri otto cinema, era stato acquistato da un fondo olandese, il cui nome rimane sconosciuto. Questo annuncio ha generato preoccupazioni tra i residenti, spingendoli a mobilitarsi per salvaguardare un pezzo importante della loro cultura locale.
Il futuro dell’Ambassade
Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, ha recentemente comunicato che il rischio di trasformazione dell’Ambassade in un’altra attività è stato scongiurato. Dopo mesi di discussioni e proteste riguardanti il futuro delle sale cinematografiche chiuse, Rocca ha assicurato che per le sale ancora aperte e per quelle che hanno chiuso negli ultimi dieci anni, rimarrà un vincolo che offre vantaggi a chi desidera investire nel settore cinematografico.
Questo vincolo consentirà la possibile riapertura di sale chiuse non oltre il 2014, proteggendole così dal rischio di un cambio di destinazione d’uso. Oltre all’Ambassade, altre sale come Ulisse, Stardust, Europa, Admiral, King, Roxy, Trevi, Galaxy, Maestoso, Reale, Royal e Fiamma rientrano in questo gruppo. La situazione attuale rappresenta un’opportunità per il cinema romano di rinascere e continuare a essere un punto di riferimento per la comunità.