Secondo alcuni studi, la scelta del posto in aereo influisce sulla sopravvivenza in caso di incidente. Ecco cosa dicono gli esperti.
Il mondo dell’aviazione, nonostante sia uno dei più sicuri, è purtroppo segnato da tragici incidenti che causano centinaia di vittime. Il disastro verificatosi recentemente in Corea del Sud, con un bilancio di 179 vittime su 181 passeggeri, è un altro esempio di come gli incidenti aerei possono verificarsi anche con la tecnologia più avanzata. Tra le cause più comuni vi sono l’errore umano, spesso legato a stanchezza, errori di comunicazione o scarsa preparazione, e fattori tecnici come guasti ai motori, problemi strutturali o manutenzione inadeguata.
Non dobbiamo inoltre sottovalutare le condizioni meteorologiche avverse, come le forti turbolenze, le tempeste tropicali, la nebbia fitta o il ghiaccio che si forma sulle ali, che possono aumentare il rischio di incidenti. Tuttavia, l’industria aeronautica, per ridurre al minimo gli incidenti aerei, continua ad investire enormi risorse in ricerca e sviluppo e, al contempo, a migliorare le procedure operative e le normative di volo. Secondo un recente studio, ci sono però dei posti in aereo che possono aumentare le probabilità di sopravvivenza durante un incidente.
I posti più sicuri su un aereo
I recenti incidenti aerei in Kazakistan e Corea del Sud, avvenuti rispettivamente il 25 e il 29 dicembre 2024, sembrano confermare l’ipotesi diffusa da alcuni esperti di aviazione, secondo cui i passeggeri seduti nella parte posteriore dell’aereo potrebbero avere maggiori possibilità di sopravvivenza durante un incidente. I 29 sopravvissuti in Kazakistan e i 2 superstiti in Corea del Sud erano infatti tutti seduti nelle ultime file, ovvero nella coda dell’aereo.
Nel 2015, i giornalisti della prestigiosa rivista Time esaminarono attentamente i registri di tutti gli incidenti aerei avvenuti negli Stati Uniti tra il 1985 e il 2000. L’approfondita analisi dei dati rivelò quindi che i sedili nel terzo posteriore dell’aereo avevano un tasso di mortalità complessivo del 32%, rispetto a quelli del terzo anteriore (38%) e del terzo centrale (39%). E non solo: scoprirono anche che i posti centrali del terzo posteriore della cabina avevano un tasso di mortalità pari al 28%; i corridoi nel terzo centrale dell’aereo balzavano invece al 44%.
Queste percentuali sono ancora valide nel 2025? Come affermato da Hassan Shahidi, presidente della Flight Safety Foundation, si tratta di una leggenda metropolitana priva di fondamento. Non esistono infatti dati che dimostrino una correlazione tra i posti a sedere e la sopravvivenza in caso di incidente aereo, poiché ogni evento presenta caratteristiche uniche e dinamiche differenti. Va però sottolineato che durante un incidente aereo ogni secondo è prezioso: tutto dipende dal tempo che impieghiamo ad evacuare il velivolo.
Se ci troviamo, ad esempio, a pochi metri di distanza dall’uscita, avremo maggiori possibilità di evacuare rapidamente in caso di emergenza. Tuttavia, lo schianto potrebbe rendere inagibile uno dei portelloni di uscita, costringendoci a perdere tempo prezioso alla ricerca di un’altra via di fuga. Per riuscire a sopravvivere dobbiamo quindi mantenere la nostra mente lucida e, soprattutto, sapere in anticipo cosa fare e dove andare in caso di incidente.