Una società finanziata dalla NASA ha recentemente deciso di lanciare sul mercato i nuovi pneumatici progettati per Marte e la Luna.
Negli ultimi decenni, il centro di ricerca Glenn della NASA, con sede a Cleveland, Ohio, ha concentrato i suoi sforzi sullo sviluppo di nuovi pneumatici per l’esplorazione spaziale, in particolare per le missioni lunari e marziane. Durante la missione Apollo 14, gli astronauti utilizzarono ad esempio l’American Modularized Equipment Transporter (MET), un carrello manuale a due ruote. Quest’ultimo era dotato di pneumatici in gomma liscia con camere d’aria riempite di azoto, una soluzione tecnica studiata per migliorare il trasporto di materiali sulla superficie lunare.
Le ultime tre missioni Apollo (15, 16 e 17), che si svolsero tra il 1971 e il 1972, videro l’introduzione del Lunar Roving Vehicle, un veicolo elettrico progettato specificamente per l’esplorazione della superficie lunare, il quale consentì agli astronauti di coprire distanze maggiori e di condurre ricerche più approfondite. Si trattava quindi di un rover dotato di quattro grandi ruote flessibili in rete metallica, caratterizzate da telai rigidi e da sottili strisce di battistrada. Oggi, la NASA sta sviluppando dei nuovi pneumatici privi di camera d’aria, che rivoluzioneranno anche i mezzi di trasporto terrestri.
La nuova rivoluzionaria invenzione della NASA
Curiosity e Perseverance, i due rover più avanzati mai inviati su Marte, rispettivamente nel 2012 e nel 2021, presentano un design esterno simile. Tuttavia, un’analisi più approfondita ci mostra delle importanti differenze, soprattutto a livello delle ruote. Queste ultime sono state infatti progettate specificamente per affrontare le sfide del terreno marziano, che è caratterizzato da rocce taglienti e da pietre di varie dimensioni. Le ruote del primo rover, cioè quelle di Curiosity, sono composte da una struttura a raggi in alluminio, con un battistrada a chevron (a forma di V), il quale fornisce una buona trazione sul terreno marziano. Questa struttura, però, si è rivelata meno resistente del previsto, a causa delle rocce affilate.
Per questo motivo, gli ingegneri hanno deciso di apportare alcune modifiche al design delle ruote di Persevarance, il rover atterrato su Marte nel 2021. Quest’ultimo veicolo possiede infatti delle ruote più larghe e più alte e un battistrada più arrotondato, rispetto a quelle di Curiosity. E non solo: sono anche realizzate con un materiale più resistente all’abrasione. Tuttavia, gli ingegneri del centro di ricerca Glenn della NASA stanno continuando a sviluppare e a testare dei pneumatici sempre più efficienti e resistenti. Negli ultimi anni hanno infatti sviluppato il Martensite Elasticized Tubular Loading (METL), un pneumatico estremamente elastico e privo di camera d’aria.
Si tratta di una struttura a memoria di forma in nichel-titanio, inizialmente pensata per le missioni su Marte, ma che in questo momento sta suscitando grande interesse. Tantissime aziende, in particolar modo quelle del settore dei trasporti, vorrebbero infatti sfruttare l’idea della NASA per realizzare delle auto o delle biciclette dotate di pneumatici privi di camera d’aria. A differenza dei pneumatici tradizionali, i METL non hanno bisogno di essere gonfiati: la loro struttura a rete metallica in nichel-titanio garantisce quindi elasticità e resistenza.