Pietruccio Montalbetti torna in libreria con il suo nuovo romanzo Il mistero della Bicicletta abbandonata (BookRoad), un libro giallo noir ambientato nel dopoguerra. Chitarrista e fondatore dei Dik Dik, Montalbetti ha collaborato con vari artisti come Lucio Battisti (suo grande amico), Mogol, Caterina Caselli e Giorgio Faletti.
Il protagonista della storia รจ Luca, un ex partigiano diventato carabiniere. Ogni mattina passa dinnanzi la basilica di Sant’Eustorgio, e nota una bicicletta legata sempre nello stesso punto. Questa misteriosa bicicletta porta cosรฌ a compiere un viaggio verso la veritร , e a rappresentare un vero e proprio messaggio in codice.
Comโรจ avvenuto il tuo primo approccio alla scrittura? Quando hai capito di voler tuffarti nella letteratura?
Ho compreso sin da subito di voler fare letteratura. Da ragazzo, il mio sogno non era quello di fare il musicista: ci sono capitato per caso. Piรน che un regista, sono un imprenditore: ho fondato i Dik Dik, un gruppo che ha venduto milioni di dischi (e che รจ ancora in attivitร ). Io volevo perรฒ fare l’esploratore, e ho sempre sognato di immaginare mondi perduti, anche leggendo molti libri. Dopo i primi cinque anni di attivitร musicale, sono partito e ho girato un terzo del pianeta da solo. In tutto questo periodo, ho cosรฌ iniziato a scrivere degli appunti: il primo libro l’ho scritto venti anni fa e si chiamava I Ragazzi della via Stendhal. Mi sono sempre interessato a vari argomenti, come astronomia, astrofisica, filosofia e questo mi ha sicuramente aiutato nella stesura dei miei libri.
Parliamo del tuo ultimo lavoro โIl mistero della bicicletta abbandonataโ. Come nasce lโidea per questo libro e qual รจ il messaggio principale che vuoi trasmettere?
E’ ambientato nel dopoguerra, e ci sono elementi che dovrebbero far riflettere le nuove generazioni: stiamo infatti vivendo una situazione molto simile a quella che c’era in quel periodo. Per scriverlo, ho dovuto studiare e capire cosa accadeva all’epoca. Ho ad esempio parlato di quello che successe durante l’omicidio di Stazzema: รจ stata una cosa terribile creata dai fascisti, ma per ordine dei tedeschi. Sono quindi andato alla ricerca del perchรฉ sia accaduto tutto questo. Puรฒ sempre ripetersi la stessa cosa: il libro รจ nato perchรฉ sono stato al Binario 21 della Stazione Centrale. Su quel binario, prima della guerra, caricavano gli animali e poi partivano per varie destinazioni. Quegli stessi vagoni sono stati utilizzati anche per i fascisti: caricavano gli ebrei, restavano lรฌ circa due – tre giorni, salivano e arrivavano nei campi di concentramento. In questo periodo della storia, si sta riproducendo nuovamente una situazione molto pericolosa. Non posso svelare quale funzione abbia la bicicletta: la storia parla perรฒ di tutta la guerra, e poi del dopoguerra. Nel 1945, ci fu un plebiscito in Italia tra Monarchia e Repubblica. Vinse cosรฌ la Democrazia. Finita la guerra, ci furono inoltre dei partigiani che producevano documenti falsi per avere la possibilitร di espatriare. Nel libro, ha cosรฌ luogo la caccia a tutti coloro che decidono di agire in questo modo (diventa una specie di thriller).
Hai inoltre avuto una grandissima amicizia con Lucio Battisti. Comโรจ avvenuto il vostro incontro e cosa ti ha lasciato lui?
Noi siamo stati grandi amici, e ho scritto anche un libro dedicato a lui e che si chiama Io e Lucio Battisti. Adesso sto scrivendo un altro libro che parla di lui: molti sono curiosi di sapere cosa facessimo prima della nostra popolaritร . Quando l’ho conosciuto, eravamo entrambi in attesa di avere opportunitร nel mondo musicale. Lui ha cantato in un’orchestra, e ha poi firmato un contratto editoriale: inizialmente non era nessuno. Ci frequentavamo molto; mia mamma era diventata la sua mamma. Mio fratello Cesare ha anche realizzato tutte le copertine dei dischi di Lucio Battisti. Lui non si รจ mai ripetuto, e ha sempre cercato nuove strade: Lucio ha osato, e ha realizzato sempre canzoni differenti. E’ rimasto nella storia per questo. Ha cambiato continuamente, e ha persino lasciato Mogol per entrare in un mondo piรน difficile. La gente era perรฒ talmente abituata ad un certo tipo di musica, che non ha compreso queste innovazioni. Se avesse avuto il tempo e non fosse morto, avrebbero capito che era una sua necessitร .
Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?
Ora sto finendo di scrivere il mio settimo libro, ma ne ho altri sei da preparare. Sto scrivendo Storia di Due Amici, ossia la storia mia e di Lucio Battisti prima che diventassimo famosi. Verranno quindi fuori degli aneddoti, dei nostri pensieri, i suoi problemi da bambino, la mia vita adolescenziale.
Intervista a cura di Stefania Meneghella