Cantautore
Facebook: Pierdavide Carone
Tra le nostre pagine ospiteremo un cantautore già noto al pubblico, Pierdavide Carone. La sua musica è rimasta impressa nei cuori delle persone, perchè frutto di verità e di sentimenti profondi completamente puri.
Nel 2009, fortemente voluto da Grazia Di Michele che lo trova idoneo, entra a far parte della nona edizione di Amici di Maria De Filippi dove classificandosi terzo, riceve il premio della critica giornalistica. In contemporanea alla sua partecipazione scrive il libro “I sogni fanno rima. Il primo diario di Amici” e vince il Festival di Sanremo 2010 come autore del brano Per tutte le volte che…, interpretato da Valerio Scanu
Il 30 marzo 2010 esce infatti l’album di debutto Una canzone pop che entra al primo posto nella classifica FIMIL’album è stato anticipato dal singolo Di notte, che ha debuttato alla prima posizione della classifica FIMI. In questo periodo viene pubblicato anche il singolo “Cellule (Per rinascere basta un attimo)” cantato con gli altri concorrenti di Amici 9. Presente ai Wind Music Awards 2010 viene premiato per l’album di debutto come multiplatino. Nel 2010 prende parte anche ad O’ Scià.
Il 29 ottobre 2010 è stato pubblicato il singolo La prima volta, brano che ha anticipato la pubblicazione dell’album Distrattamente, uscito il 23 novembre e il disco ha ottenuto la tredicesima posizione in FIMI.[11][12][13] Scrive inoltre il brano Ti vorrei, su invito di Maria De Filippi, la quale voleva una nuova sigla per la fase pomeridiana di Amici; il brano diviene quindi la sigla della nuova edizione, quella del 2010-2011. Nel febbraio 2011 il cantante riceve una nomination ai TRL Awards 2011 nella categoria Best Talent Show Artist. Il 4 marzo viene pubblicato il secondo singolo dall’album: Dammela… la mano.
Il 28 giugno 2011 Sony Music pubblica Dalla parte di Rino, un album tributo a Rino Gaetano in cui Carone interpreta Berta filava. Durante l’estate ha fatto da apri concerto a Franco Battiato. Il 16 settembre viene pubblicato in anteprima su Video Mediaset il videoclip di Volo a Rio, singolo apripista, entrato nell’airplay radiofonico lo stesso giorno, dell’album Rio, pubblicato il 27 settembre.
Il 15 gennaio 2012 viene annunciata la sua partecipazione al 62º Festival di Sanremo in coppia con Lucio Dalla con il brano Nanì. Pierdavide si classifica quinto e contemporaneamente al Festival esce il suo terzo album, Nanì e altri racconti…. Prodotto da Lucio Dalla. Il 6 aprile 2012 viene pubblicato il nuovo singolo Basta così, presentato in anteprima nel serale di Amici. A partire dal 31 marzo 2012 partecipa ad un circuito, definito big, dedicato ad alcuni ex concorrenti delle edizioni precedenti, nel serale dell’undicesima edizione del programma Amici di Maria De Filippi. Il 17 maggio viene pubblicato il terzo singolo, Tra il male e Dio.
A tre anni di distanza dal suo ultimo disco, pubblicato a febbraio del 2012, Pierdavide torna sulle scene con un nuovo singolo, dal titolo “Il filo”. Il 10 giugno 2016 esce con un nuovo singolo dal titolo “Sole per sempre”, brano dal sound estivo che anticipa il nuovo album.
Lasciamo ora la parola a Pierdavide Carone, con l’augurio di proseguire in questo meraviglioso percorso.
R: La passione per la musica nasce grazie ai miei genitori e ai loro vinili. Da piccolo ero incuriosito dai disegni presenti nelle copertine. Poi ho scoperto che in queste immagini c’era un disco che attraverso una puntina riproduceva un suono. Ricordo che mi mettevo davanti ad uno specchio con un manico di scopa come microfono e fingevo di essere John Lennon, e non ho mai più cambiato idea su cosa volevo fare da grande, nonostante siano passati circa venticinque anni.
R: Per me la scrittura è soprattutto una forma di esorcismo dell’anima. Non sono una persona molto espansiva o esuberante e la scrittura per me è sempre stato un rifugio attraverso il quale esternare le mie emozioni, perché non è che chi mostra meno emozioni al mondo esterno ne ha meno, anzi magari ha volte ha un mondo interiore che riesce ad esprimere al massimo attraverso l’arte. Credo sia l’esigenza di mostrare un lato di sé al mondo che non si riesce ad esprimere in un modo diverso.
D: Nel 2010 partecipi al talent show targato Mediaset “Amici”. Cosa ricordi di quell’esperienza? Quali erano le tue aspettative in merito?
R: Le mie aspettative erano di cantare me stesso per la prima volta. Io scrivevo già tanto, ma non facevo mai qualcosa di veramente mio, e attraverso Amici ho avuto la possibilità di fare il cantautore. Maria è stata un canale importantissimo, ha capito la mia urgenza espressiva dandomi carta bianca su tutto facendomi sempre esprimere per ciò che ero realmente. Io spero di aver ricambiato dando un certo peso diverso, fino al mio arrivo “Amici” era un habitat per interpreti, e spero che dopo tutto quello che ho preso da loro personalmente e musicalmente, di aver contraccambiato dando una chiave diversa al programma.
D: Nel 2012, invece, partecipi al Festival di Sanremo con la canzone “Nanì” insieme al cantautore Lucio Dalla. Com’è stato vivere questa esperienza insieme ad un grande cantautore come lui? Cosa ricordi di lui?
R: Prima parlavo di Maria dicendo che mi ha dato una grande popolarità, lui, invece, mi ha dato invece una grande consapevolezza. Essere riconosciuto da un artista immenso come lui come artista di talento, mi ha dato una nuova consapevolezza facendomi capire che davvero potevo fare questo da grande. Lui ha deciso di mettersi in gioco con me dopo quarant’anni che non partecipava al festival di Sanremo, e questo per me è stato molto importante.
D: Torni sulla scena musicale dopo un periodo di pausa. Come pensi la musica sia cambiata in questi anni?
R: Se fino agli anni 90 la musica si ascoltava attraverso le radio, le cassette i cd o i vinili, io vengo da un’era televisiva di X factor e amici, con talent che hanno letteralmente cambiato le classifiche. Oggi siamo in un’era ancora diversa, il concetto di televisione si è ridotto ad uno smartphone, e anche uno youtuber attraverso un canale facilmente accessibile come internet o Youtube, poi in base alle visualizzazioni che fa un discografico capisce subito il suo talento, senza dover andare necessariamente a vedere una sua esibizione dal vivo; in base alle visualizzazione decidere se mettere o meno sotto contratto un’artista. Non so se sia meglio o peggio questa fase. Io mi sono trovato in una fase intermedia dove ancora esisteva il concetto di suonare, e c’era di mezzo la tv che accelerava questo processo ed ora non è più necessario uscire di casa per farsi vedere da un’etichetta, basta girare la videocamera verso sé stessi facendo qualcosa di più o meno interessante e c’è qualcuno che può ascoltare.
D: Cosa si dovranno aspettare i tuoi fan dal tuo album attualmente in lavorazione?
R:Il mio album sarà molto emotivo e personale, forse quello più personale della mia vita. Ho sempre raccontato storie in cui qualcuno si può riconoscere ma non parlavano necessariamente di me. Ora potrebbe succedere lo stesso perché magari quello che racconterò accomuna molte persone, però, ho deciso di girare l’obiettivo verso di me mettendomi completamente a nudo. Era un’esigenza che avevo in primis verso me stesso, non so se questa cosa poi abbia delle conseguenti logiche di mercato ma era un atto terapeutico che avevo bisogno di fare alla soglia dei trent’anni.
D: Come abbiamo detto prima hai partecipato a Sanremo nel 2012. Ti piacerebbe tornare sul palco dell’Ariston?
R: Sarebbe un onore e un privilegio poter tornare sul palco dell’Ariston. In questi anni sono successe diverse cose che mi hanno fatto passare nella retroguardia. Adesso sono nuovamente pronto ad uscire con una nuova etichetta, ho un nuovo management, sono accadute una serie di situazioni che finalmente mi portano a lavorare al mio quarto album dopo anni di silenzio. Sanremo rappresenterebbe uno strumento utile per far sì che le distanze tra i miei vecchi tre album e tutto questo periodo di silenzio, si assottigli. Quando dieci milioni di persone per una settimana ti ascoltano cantare, ci si mette poco a riacquisire la fiducia che si aveva un tempo, se si ha qualcosa di interessante da dire.
D: Se dovessi fare un bilancio del tuo percorso fino ad oggi quale sarebbe?
R: I primi due anni sono stati molto intensi, ho venduto molti dischi e scritto canzoni che sono entrate nell’immaginario collettivo, sia cantate da me che da altri interpreti. Ho fatto un’esperienza sanremese con uno dei più grandi cantautori della musica italiana ed ho fatto una serie di scelte non sempre felici a livello di rapporti lavorativi ed umani che mi hanno condotto a periodi di silenzi, ma allo stesso tempo di riflessione. Credo che tutto sia utile sia il periodo della calma apparente che quello del caos e ora sono pronto a ripartire. Per citare un grande attore partenopeo “Ricomincio da tre”, ho fatto tre dischi in due anni, poi sono stato fermo cinque anni e ora si ricomincia e ricomincio da tre.
D: C’è un progetto o un sogno che ti piacerebbe ancora realizzare in ambito musicale?
R: In ambito musicale mi piacerebbe che la mia musica fosse associata al cinema. Io adoro il cinema, sono un cinefilo, divoro film e serie tv che sono il nuovo cinema, quello della nuova era. Poter associare la mia musica a un mood non solo musicale ma anche cinematografico e narrativo, sarebbe per me divertente.
D: Quali sono i tuoi futuri progetti?
R:I miei futuri progetti sono il quarto disco, attualmente in fase di mixaggio, ho registrato tutto. Sono dieci pezzi nuovi di zecca e voglio uscire quanto prima e partire per una lunga tournée portando il mio disco in giro ovunque ci sia qualcuno che abbia voglia di ascoltarlo.
Ringraziamo Pierdavide Carone per la sua collaborazione e per il tempo che ci ha donato, augurandogli di continuare a sorprenderci e a sorprendersi.
Intervista realizzata da Manuela Ratti