Nino Sarratore è il personaggio più odiato della fiction L’Amica Geniale, e questo accade per un motivo ben preciso.
La fortunata serie tv è tratta dalla saga di Elena Ferrante che, con parole profonde e mai scontate, ha saputo dipingere su carta una storia che è oggi tra le più amate di sempre. I fan stanno adesso assistendo alla quarta – e ultima – stagione della fiction, e non possono fare a meno di notare ancora una volta l’incredibile talento delle due attrici protagoniste che hanno preso il posto di coloro che, nelle prime tre stagioni, hanno interpretato Lila e Lenù.
Tutta l’attenzione è però rivolta soprattutto su Nino Sarratore, il personaggio che fa perdere la testa prima a Lila e poi a Lenù, portando non pochi problemi nella vita delle due donne.
Nino Sarratore è il personaggio più odiato di tutta la serie
La quarta stagione de L’Amica Geniale è iniziata da pochissimo e già sta facendo parlare tutti i fan. A stupire i telespettatori è stato soprattutto il gesto di Elena che, innamorata perdutamente del suo grande amore Nino, abbandona marito e figli per seguire il suo ideale di vita. Nino Sarratore le succhia tutto il sangue e la lascia su un cemento freddo a soffrire e lei, che non aveva ascoltato le parole della sua amica Lila e della sua mamma Imma, si ritrova a ricominciare da dov’era partita e da quel luogo in cui si era formata la sua personalità. Elena Greco torna a Napoli e lì torna a vestire i panni di Lenù.
A parlare del personaggio di Sarratore ci ha pensato il primo attore che lo ha interpretato, Francesco Serpico, dopo aver rilasciato un’intervista per Kosmo Magazine. Gli è stato infatti domandato cosa ci fosse davvero dietro questo ragazzo – diventato ora adulto – che tanto fa penare le due protagoniste della serie. “Ho sempre visto la rabbia degli altri nei confronti di questo personaggio“, ha infatti detto lui, “ma io ho capito che posso essere l’unico ad abbracciarlo e comprenderlo. Nino non è negativo ma incompleto“. Lo stesso ha inoltre svelato che Sarratore ha una sensibilità estrema, quasi mimetica, e che è proprio questo a renderlo così complesso.