Martedì 1 e mercoledì 2 aprile 2025, il Cinema Caravaggio di Roma ospiterà la terza edizione di Borghi sul Set, un festival cinematografico ideato dall’associazione Cinecircolo Romano. L’evento, voluto dalla presidente Daniela Cipollaro e diretto artisticamente da Catello Masullo, si distingue come il primo festival in Italia dedicato esclusivamente ai film girati nei borghi storici del Paese. Questi luoghi, ricchi di fascino e paesaggi antichi, rappresentano scenari ideali per le produzioni cinematografiche.
La presidente Daniela Cipollaro ha sottolineato l’obiettivo di Borghi sul Set: “Il festival è stato concepito per valorizzare i piccoli centri, trasformandosi in un evento che possa beneficiare tutti i borghi storici delle aree interne italiane. Questi luoghi necessitano di attenzione e possono restituire molto in termini di cultura e turismo. La loro diversità offre scenografie uniche e opportunità di narrazione, mentre il cinema può portare orgoglio e visibilità”. Nel 2025, si registra un crescente interesse verso la riscoperta di questi “mondi di mezzo”, con l’emergere di nuove discipline come la paesologia e il neologismo paesofia, recentemente inserito nel Dizionario Treccani.
La selezione dei film in programma è stata curata dai direttori artistici Rossella Pozza e Catello Masullo, il quale ha dichiarato: “Per questa edizione, abbiamo voluto condividere con il pubblico le emozioni suscitate da dieci opere, tra cui cinque cortometraggi e cinque lungometraggi”. Tra i lungometraggi spiccano titoli come La lunga corsa di Andrea Magnani, ambientato ad Avezzano, Sulmona e Larino; e Il più bel secolo della mia vita di Alessandro Bardani, girato nei borghi di Ariccia, Zagarolo e Grottaferrata. Si segnalano anche Il mio posto è qui di Cristiano Bortone e Daniela Porto, che offre un ritratto della Calabria degli anni ’40, e Vermiglio di Maura Delpero, che esplora le tradizioni del Trentino Alto Adige. Il quinto lungometraggio, Allà di Montserrat Larqué, proviene dal Messico.
I cortometraggi presentano un carattere evocativo, come Ch la recchia di Diego Monfredini, girato nei borghi dell’Aquila, e Un’altra idea di stare di Fabio Fasulo, realizzato a Roseto Capo Spulico in Calabria. Altri titoli includono Àmati di Marco Migliozzi, Shadowland di Claudio Alfredo Alfonsi e Sinfonia notturna dei Fratelli Latilla, tutti ambientati in borghi di Roma e Lazio.
La cerimonia di premiazione si svolgerà la sera del 2 aprile, con riconoscimenti per il miglior lungometraggio, miglior cortometraggio e il titolo di Borgo più cinematografico 2025.
In concomitanza con il festival, si terrà un convegno articolato in quattro sessioni. Le prime tre si svolgeranno presso la sede di Italia Nostra a Roma, mentre l’ultima avrà luogo al Cinema Caravaggio. Il tema del convegno è “Voci ed esperienze dai Borghi d’Italia”, con presentazioni di buone pratiche provenienti da diverse aree interne del Paese. L’evento è patrocinato dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Roma e provincia, evidenziando l’impegno di Italia Nostra per la valorizzazione dei borghi e delle aree interne.
Il Piano Borghi di Italia Nostra si concentra sulla sicurezza antisismica degli edifici e sul recupero dei centri storici, mirando a un turismo sostenibile e rispettoso delle identità locali. Durante il convegno, esperti e professionisti discuteranno strategie per affrontare lo spopolamento e promuovere la “restanza” nei borghi.
L’architetto Luigi Fressoia, referente del Piano Borghi, ha dichiarato: “È fondamentale sviluppare strategie per garantire che il ritorno di interesse verso i borghi porti a recuperi rispettosi e sostenibili”.
Gli eventi si svolgeranno presso il Cinema Caravaggio, situato in via Giovanni Paisiello 24i a Roma, e presso la sede di Italia Nostra, in Viale Liegi 33, Roma.