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La Palma d’oro del 77° Festival di Cannes, il film “Anora”, ha raggiunto un traguardo straordinario, conquistando cinque premi di prestigio durante la 97a edizione degli Academy Awards, che si sono svolti la notte del 2 marzo 2025 a Los Angeles. Il film è stato proclamato miglior film dell’anno, un riconoscimento che mette in evidenza la sua qualità e il suo impatto nel panorama cinematografico.
Il regista statunitense Sean Baker ha ottenuto un successo senza precedenti, portando a casa il premio per la miglior regia, oltre a quelli per il montaggio e la sceneggiatura originale. A stupire il pubblico è stata anche la vittoria dell’attrice protagonista, Mikey Madison, ventiseienne, che ha sorpreso gli esperti battendo la favorita Demi Moore, protagonista di “The Substance”, e la talentuosa Fernanda Torres, che recita in “Io sono ancora qui”.
Le sfide di “Emilia Pérez”
Il film “Emilia Pérez”, diretto dal francese Jacques Audiard e con ben tredici candidature, ha deluso le aspettative, conquistando solo due premi. Nonostante la distribuzione su Netflix, il film ha affrontato una serie di polemiche che hanno coinvolto la protagonista, l’attrice transgender Karla Sofía Gascón, e il regista, accusato di rappresentare il Messico in modo stereotipato. Le statuette vinte includono quella per Zoe Saldana come attrice non protagonista e il premio per la miglior canzone, “El Mal”.
Le altre vittorie significative
Il miglior attore è risultato Adrien Brody per la sua interpretazione in “The Brutalist”, un’opera monumentale diretta da Brady Corbet, che ha già ricevuto il Leone d’argento al Festival di Venezia 81. Per Brody, questo rappresenta il secondo Oscar della sua carriera, dopo il riconoscimento per “Il Pianista” nel 2002. Il film di Corbet ha ottenuto anche altri due premi, per la fotografia di Lol Crawley e per la colonna sonora di Daniel Blumberg.
Il miglior film internazionale è andato al brasiliano “Io sono ancora qui” (“Ainda estou aqui”) di Walter Salles, che ha riscosso un grande successo a Venezia 81, dove ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura e il premio cattolico Signis. Il film narra la vera storia di Eunice Paiva, che ha dedicato oltre trent’anni alla ricerca della verità sulla scomparsa del marito Rubens Paiva, rapito dal regime militare nel 1971.
Altri premi e riconoscimenti
Tra gli altri premi di rilievo, Kieran Culkin è stato premiato come miglior attore non protagonista per “A Real Pain”. La sceneggiatura non originale è andata a Peter Straughan per “Conclave”, mentre il premio per la miglior animazione è stato assegnato al film lettone “Flow. Un mondo da salvare” di Gints Zilbalodis. Non sono mancati riconoscimenti tecnici, con due premi a “Dune. Parte II” per effetti visivi e sonoro, e altrettanti al musical “Wicked” per costumi e scenografia. Il biopic su Bob Dylan, “A Complete Unknown” di James Mangold, ha chiuso la serata a mani vuote, nonostante le otto candidature iniziali.