MUSICA

Oli?: “Il nuovo singolo, una somma di momenti negativi” | Il cantautore presenta Doremifa

Oli? ritorna sulla scesa musicale con il nuovo singolo Doremifa, un brano che arriva dopo la sua partecipazione alla finale di Sanremo Giovani 2021. Con il suo anticonformismo, l’artista racconta stavolta con ironia il divario generazionale dei giorni nostri, e tutte le paure della società odierna. Ha così accettato di incontrarci, e ci ha parlato di tutti i suoi sogni costruiti a forma di note.


Come nasce il tuo primo approccio alla musica? Quando hai compreso che sarebbe stata la tua strada?

Il primo approccio alla musica è avvenuto quando ero piccolissimo; sono stati in primis mio nonno e mia madre a trasmettermi questa passione e questo grande amore per la musica. Cantavo inizialmente le canzoni, semplicemente sentendone in radio. Da lì è sempre stata una costante: la musica e la scrittura sono stati sempre per me la mia valvola di sfogo.

Parliamo del tuo ultimo singolo ‘doremifa’: dove nasce l’idea per questo brano?

Questo brano è stato il risultato di una serie di impressioni e sentimenti non proprio positivi dell’ultimo periodo. Dopo 2/3 anni di pandemia, ho enfatizzato molto queste situazioni. C’è stato un crollo nel mondo, l’empatia, il non avere rispetto l’un l’altro. Questo ha esasperato tantissimi di noi, anche quando è scoppiata la guerra in Ucraina. Ho quindi vissuto un momento di sconforto, in cui non mi sono sentito parte di questo mondo e nemmeno capace di poter fare qualcosa per cambiarlo. Il brano nasce da lì ed è il risultato di questa somma di momenti.

Parli del divario generazionale della società di oggi. Secondo te, quali sono le maggiori difficoltà per un giovane di farsi spazio in questa società e nel mondo musicale?

Prima di essere un artista, sono stato un ragazzo che come tanti si è dovuto interfacciare con il mondo del lavoro. Siamo figli di una generazione diversa rispetto a quella dei nostri genitori. Io personalmente mi sento di non riuscire a vedere il futuro chiaro, non ho un’idea chiara di quello che mi aspetterà. Ci sono spesso avvenimenti imprevedibili, cose che cambiano, un mondo in continua evoluzione. I miei nonni hanno vissuto la seconda guerra mondiale nel pieno e, dopo quella fase, sono riusciti ad uscirne. Sono emigrati, sono andati in Francia, si prospettavano nuovi progetti, una ripartenza che si è concretizzata. Prima di essere artista, sono stato un ragazzo alla ricerca di un lavoro e ho fatto in modo di cercare un’indipendenza dato che non volevo gravare sulla mia famiglia. Mi sono trovato più volte in difficoltà. Questa è una realtà che è abbastanza condivisibile da molti.

Chi sono stati i tuoi maestri musicale? Da chi hai preso ispirazione per la costruzione del tuo stile artistico?

Sono cresciuto in primis con i cantautori italiani come Lucio Dalla, Lucio Battisti e Alex Baroni. Poi mi sono avvicinato ad artisti dall’anima rock, come ad esempio David Bowie, ma anche cantanti meno raffinati e più moderni per gli anni in cui vivevo: Green Day, Blink-182, Avril Lavigne.

Hai partecipato alle finali di Sanremo Giovani 2021: cosa ricordi più di tutto di questa esperienza?

L’ho vissuta veramente bene, sono un grande nemico delle aspettative. Cerco sempre di evitarle, perché penso che siano le cause più grandi delle delusioni. L’ho vissuta senza aspettative, così come la selezione. Non mi aspettavo di essere scelto, ma sono stato sicuramente nel pieno della gioia e cercando di essere sempre più reale possibile. Sono molto contento di come l’ho vissuta.

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Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?

Doremifa‘ non era una cosa prevista, c’era un’idea di un singolo dopo Sanremo che voleva essere il singolo che mai avrei proposto a Sanremo. Ho avvertito a un certo punto la necessità di scrivere questo pezzo, ed è venuto fuori. Non posso dire alcun programma, ma la meta finale sarà sicuramente un EP che raccoglie tutte le esperienze vissute.

Intervista a cura di Stefania Meneghella

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Stefania Meneghella