
Nuova scossa sismica ai Campi Flegrei - kosmomagazine.it
L’ultima scossa di terremoto, avvertita nella provincia di Napoli, ha aumentato i dubbi sul bradisismo. Ecco cosa sta succedendo.
Sulla Terra vi sono circa 1.500 vulcani potenzialmente attivi, ma solo una decina è considerata supervulcani. Tra i più noti vi sono quelli del Parco nazionale di Yellowstone (USA), dei Campi Flegrei (Campania, Italia) e del lago Toba (Indonesia). Si tratta di gigantesche strutture geologiche, le cui caldere possono superare i 10 km di diametro e provocare eruzioni di proporzioni catastrofiche.
Come ci ricordano gli esperti, i supervulcani sono in grado di sprigionare oltre 1.000 chilometri cubi di magma e, subito dopo, di disintegrare qualsiasi forma di vita presente nel raggio di migliaia di chilometri. Per quanto riguarda i Campi Flegrei, si tratta di una vasta area vulcanica attiva da più di 80.000 anni, la cui caldera raggiunge i 15-18 km di diametro.
Nuova scossa di terremoto ai Campi Flegrei
L’area vulcanica dei Campi Flegrei è attualmente caratterizzata dal famoso fenomeno geologico chiamato bradisismo. Quest’ultimo, legato al vulcanismo, consiste in periodi di “abbassamento” e “innalzamento” del livello del suolo. Per alcuni, non è altro che il “respiro del vulcano”: durante la fase di innalzamento (attualmente in corso), il suolo si gonfia proprio come i polmoni quando si riempiono d’aria, mentre nella fase di abbassamento avviene il processo inverso, con un lento sgonfiamento nel corso degli anni. Questi processi avvengono con estrema lentezza: i vulcanologi parlano di uno spostamento, verso l’alto o verso il basso, di appena 1 centimetro all’anno.

Il bradisismo attualmente in atto ai Campi Flegrei potrebbe, secondo gli esperti, essere causato da una probabile risalita di magma, che oggi si troverebbe tra i 4 e gli 8 chilometri di profondità. Ricordiamo che stanotte, precisamente all’1:25, la provincia di Napoli ha avvertito una nuova scossa di terremoto di magnitudo 4.4, il cui epicentro è stato localizzato in mare al largo di Pozzuoli. Tantissime persone hanno quindi preferito trascorrere la notte in strada per la forte paura. I vigili del fuoco hanno inoltre riscontrato qualche danno ad alcuni edifici: calcinacci caduti dai palazzi e da un campanile di una chiesa. Per il momento non ci sono danni gravi che possano compromettere la stabilità delle case.
La direttrice del Dipartimento Vulcani dell’INGV, Francesca Bianco, ha recentemente affermato che dobbiamo aspettarci altre scosse sismiche. Mauro Di Vito, il direttore dell’Osservatorio Vesuviano, ha invece detto: “Indicare dove ci possa portare questo segnale, secondo me, è assolutamente impossibile e prematuro. Quello che sappiamo, però, è che questo segnale, insieme agli altri, ci sta indicando che il processo sta continuando con un’intensità variabile nel tempo, ma sempre molto sostenuta“.