Il governo americano ha recentemente approvato l’invio di nuove bombe atomiche da dislocare sul continente europeo. Ecco tutti i dettagli.
Sulla Terra si contano complessivamente circa 12.500 testate nucleari, il 90% delle quali concentrate negli Stati Uniti e in Russia. Più precisamente, secondo le ultime stime, gli USA disporrebbero di 5.428 bombe atomiche, di cui 1.744 pronte all’uso, mentre il Cremlino ne avrebbe 5.977, di cui 1.588 operative. Subito dopo queste due superpotenze, troviamo il Regno Unito con 225 testate nucleari, la Francia con 290, la Cina con 350, l’India con 150, il Pakistan con 200, Israele con un numero compreso tra 40 e 400, e la Corea del Nord con un numero imprecisato di ordigni atomici.
Tuttavia, è importante sottolineare che alcuni Paesi europei, come l’Italia, la Germania, i Paesi Bassi e la Turchia, pur non possedendo armi nucleari di propria proprietà, partecipano a politiche di condivisione nucleare all’interno della NATO. Ciò significa che, in caso di conflitto, potrebbero essere coinvolti in operazioni che prevedono l’utilizzo di armi nucleari americane dislocate sul loro territorio. Non dimentichiamoci che anche la Bielorussia possiede attualmente ordigni nucleari forniti dalla Russia.
Le nuove bombe atomiche inviate dagli USA in Europa
Il Dipartimento della Difesa degli USA (US Department of Defense), una branca del governo federale che controlla e coordina le Forze armate americane dal Pentagono, ha stanziato nel 2013 ben 11 miliardi di dollari per sostituire entro il 2024 le bombe atomiche B61-11, già presenti in Europa, con un nuovo modello chiamato B61-12, sviluppato e perfezionato nel corso degli ultimi anni. Questa versione migliorata è, infatti, strutturalmente più avanzata rispetto a quella precedente.
Quali sono allora le caratteristiche principali di questa nuova arma nucleare? La B61-12 può essere trasportata da una vasta gamma di aerei da combattimento con capacità nucleare in dotazione ai Paesi della NATO, come i famosi F-35. A differenza della B61-11, installabile solo su pochi velivoli, come ad esempio il bombardiere B-2, la nuova versione è invece dotata di un nuovo sistema di guida progettato da Boeing, che ne aumenta la manovrabilità e la precisione.
Per quanto riguarda il loro potenziale esplosivo, secondo la Federation of American Scientists, esso varia tra 0,3 e 50 chilotoni, ma può aumentare fino a 1.250 chilotoni grazie alla capacità di esplodere sotto la superficie terrestre. Ciò significa che è in grado di colpire obiettivi sotterranei e di scatenare effetti ancora più catastrofici. Inoltre, la potenza massima di 1.250 chilotoni è 83 volte superiore a quella dell’ordigno che distrusse la città giapponese di Hiroshima il 6 agosto 1945.
Dove si trova attualmente la nuova testata nucleare B61-12? Secondo il programma NATO di immagazzinamento nucleare, questa arma è presente anche in Europa, in particolare in alcune basi militari del Belgio, della Germania, dei Paesi Bassi, della Turchia e dell’Italia, dove è custodita sotto il controllo di Washington. È importante ricordare che nel Vecchio Continente sono presenti ben 150 testate nucleari gestite dagli USA: Belgio, Germania e Paesi Bassi ne ospitano, ad esempio, 20 ciascuno, l’Italia ne ha invece 40 e la Turchia 50.
Nella nostra penisola, le nuove bombe atomiche americane si troverebbero presso le basi militari di Ghedi (vicino Brescia) e in quella di Aviano (vicino Pordenone).