Il rover Perseverance della NASA ha individuato una strana roccia su Marte: è costituita da strisce bianche e nere. Ecco di cosa si tratta.
Marte è senza dubbio uno dei pianeti del Sistema Solare più studiati e più analizzati dalle sonde e dai rover delle agenzie spaziali, soprattutto perché circa 3,5 miliardi di anni fa era costellato di laghi e fiumi pieni di acqua liquida. Secondo gli scienziati, potrebbe addirittura aver ospitato delle forme di vita microbica, le quali si sarebbero gradualmente estinte a causa dell’indebolimento del campo magnetico. Quest’ultimo, non potendo più proteggere l’atmosfera marziana dalle radiazioni cosmiche e dal vento solare, avrebbe quindi avviato il processo che ha portato all’evaporazione dell’acqua presente in superficie.
In questo momento, sul pianeta rosso vi sono ben due rover della NASA ancora in attività: Curiosity dal 2012 e Perseverance dal 2021. Non dimentichiamoci che nell’orbita marziana ci sono anche una decina di sonde, che ruotano attorno a Marte.
La misteriosa roccia zebrata
Il rover Perseverance, che ha recentemente scoperto questa strana roccia marziana, si trova attualmente nel cratere Jezero, proprio nel luogo in cui 3 miliardi di anni fa c’era un lago di acqua liquida alimentato costantemente da un fiume. Uno degli obiettivi principali del sofisticato rover della NASA è infatti quello di analizzare l’antica foce del fiume, prelevando anche dei campioni di roccia che in seguito saranno portati sulla Terra da un’altra missione: la Mars Sample Return. Gli scienziati sperano quindi di trovare tracce di vita microbica passata o presente nei vari frammenti prelevati, poiché il nostro pianeta ci insegna che l’acqua è l’ingrediente principale della vita.
Un altro obiettivo di Perseverance, che ha già raggiunto con successo, è quello inerente alla produzione di ossigeno direttamente dalla superficie marziana. Il rover possiede infatti uno strumento chiamato MOXIE (Mars Oxygen ISRU Experiment), grazie al quale è riuscito ad estrarre l’ossigeno dall’aria di Marte. Ricordiamoci che il 96% dell’atmosfera marziana è costituita da anidride carbonica (CO2), la quale è formata da un atomo di carbonio e da due atomi di ossigeno. Ebbene, Perseverance ha estratto l’ossigeno proprio dalla molecola di anidride carbonica.
Per quanto riguarda la misteriosa roccia zebrata, questa è stata scoperta il 13 settembre 2024 nel cratere Jezero, precisamente su un pendio del Monte Washburn. Il team della missione, dopo aver guidato su un terreno ricco di ciottoli, ha persino dato un nome all’insolita roccia: Freya Castle. Quest’ultima, che è caratterizzata da delle accattivanti strisce bianche e nere, sarebbe quindi larga circa 20 cm.
La sua origine è purtroppo ancora ignota, ma alcuni scienziati ipotizzano che possa essersi formata grazie a dei processi ignei o metamorfici, poiché le prime analisi hanno rilevato la presenza di due particolari minerali: il pirosseno e il feldspato. Freya Castle potrebbe inoltre aver rotolato per diversi chilometri, prima di fermarsi nella sua attuale posizione.