Una scienziata del Politecnico Federale di Zurigo, durante un’intervista, ha svelato cosa dovremmo fare per migliorare il nostro sonno.
Secondo l’Associazione italiana medicina del sonno (Aims), in Italia ci sono quasi 14 milioni di persone che soffrono di insonnia durante la notte, il 60% delle quali sono donne. Ciò che preoccupa maggiormente è il fatto che la cifra sia raddoppiata con la pandemia del 2020-2023: il lunghissimo isolamento dalla società ha quindi influenzato anche la qualità del nostro sonno. Quest’ultimo, come ci insegnano gli esperti, è fondamentale per il benessere psico-fisico del corpo umano, i medici consigliano infatti di dormire almeno 7 ore a notte.
Tutti coloro che dormono meno di 6 ore – secondo gli scienziati – rischiano di sviluppare stati d’ansia, depressione e voglia di assumere più caffeina del solito. Una ricercatrice del politecnico di Zurigo ha però svelato la ricetta per contrastare l’insonnia.
I segreti per migliorare la qualità del sonno
Caroline Lustenberger, una scienziata dell’Eidgenössische Technische Hochschule Zürich (ETH) di Zurigo, ha recentemente parlato dei problemi di insonnia che affliggono sempre più persone in tutto il mondo. La “sleep researcher”, ovvero la “ricercatrice del sonno” – durante un’intervista pubblicata sul sito ufficiale del Politecnico di Zurigo – ha infatti elencato tutto ciò che (non) dovremmo fare prima di andare a dormire, affinché la nostra mente possa addormentarsi senza problemi. Quali sono allora i primi consigli dell’esperta, che ci consentirebbero di guarire dall’insonnia? Innanzitutto, dobbiamo ricordarci che i disturbi del sonno sono associati ad un alto livello di sofferenza. Secondo gli ultimi studi, questi problemi sono aumentati dal 2012, ma è dal 2017 che i livelli sono diventati allarmanti: negli ultimi sette anni le percentuali sono infatti lievitate soprattutto tra i giovani e le donne.
Per quanto riguarda i disturbi più comuni, questi includono l’insonnia, l’apnea notturna e la sindrome delle gambe senza riposo. La prima, cioè l’insonnia, è caratterizzata da problemi ad addormentarsi o a rimanere addormentati, ed è solitamente causata dallo stress accumulato durante il giorno. L’apnea notturna, la cui causa è legata allo stile di vita o all’obesità, è invece costituita da una respirazione che viene regolarmente interrotta durante il sonno. C’è poi il terzo disturbo: la sindrome delle gambe senza riposo, che provoca la cosiddetta “voglia di muovere le gambe” senza mai fermarsi. Ognuno di questi disturbi richiede ovviamente un approccio o una terapia differente, che deve poi essere personalizzata in base all’organismo e allo stile di vita di ogni individuo.
Per l’apnea notturna vengono ad esempio utilizzate delle speciali macchine per la respirazione, le quali devono essere associate ad una vita sana e, di conseguenza, ad una perdita di peso. Per l’insonnia si opta invece per una terapia cognitivo-comportamentale. Caroline Lustenberger ha inoltre affermato che l’aumento di questi disturbi è sicuramente causato dalla digitalizzazione della nostra società: i social, la vita lavorativa e i vari problemi quotidiani si intrecciano tra loro, generando nella nostra mente ansia, stress e solitudine. I media internazionali, attraverso internet, i social e la televisione, diffondono poi tantissime notizie allarmanti sulla guerra e sul futuro della generazione umana, che vanno ad appesantire ulteriormente la mente.
Il consiglio è quindi quello di avere un atteggiamento rilassato, affinché tutte le informazioni negative che ci attorniano possano non essere assorbite dal nostro cervello. Dovremmo anche ricordarci che la luce intensa danneggia la qualità del sonno, ed è per questo che in casa è consigliabile avere delle lampadine che sprigionino una luce più tenue. Un altro consiglio molto importante è quello di leggere un libro prima di andare a dormire, anziché scorrere le pagine dei social e dei vari siti internet. Anche la temperatura può influenzare la qualità del sonno: cerchiamo quindi di addormentarci con le mani e con i piedi caldi.