Le bucce di mandarino invecchiate, secondo gli scienziati, fanno miracoli sulla nostra salute: il loro costo, però, è astronomico.
I mandarini sono senza dubbio uno dei frutti più deliziosi e nutrienti e rinfrescanti in circolazione, grazie al loro buon sapore e alle innumerevoli proprietà benefiche. Secondo gli esperti, oltre alla ricca dose di vitamina C, i mandarini sono un potente antiossidante che aiuta a rafforzare il sistema immunitario, proteggendo l’organismo da virus e batteri. Inoltre, grazie al contenuto di fibre, i mandarini favoriscono la regolarità intestinale e aiutano a prevenire la stitichezza.
Grazie all’alto contenuto d’acqua, i mandarini favoriscono l’idratazione e hanno un effetto diuretico: aiutano infatti a depurare l’organismo e a ridurre la ritenzione idrica. Non dimentichiamoci che questi deliziosi agrumi contengono anche potassio, il quale regola la pressione sanguigna e mantiene in salute il sistema nervoso.
Tuttavia, pochi conoscono i benefici della buccia di mandarino: in base alle ultime ricerche scientifiche, è un vero concentrato di nutrienti. Possiamo infatti trovare il limonene, un composto organico con proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antibatteriche.
I segreti della buccia di mandarino
Ogni anno, nel distretto di Xinhui, nella provincia del Guangdong, in Cina, le strade si riempiono di una fragranza unica, il cui profumo riempie i cuori dei residenti di gioia e speranza. Ma da dove proviene questo meraviglioso profumo, che da secoli aleggia durante i mesi autunnali e invernali? La fragranza è in realtà sprigionata dal processo di essiccazione delle bucce di mandarino. Per gli abitanti, è conosciuta come il “profumo dell’oro”, poiché si tratta di un prodotto alimentare che viene solitamente venduto ad un prezzo stellare.
Le bucce di mandarino invecchiate celano tantissimi effetti benefici per la salute, storicamente documentati fin dalla dinastia Song meridionale (1127-1279), durante la quale si riteneva che fossero delle erbe medicinali. Ciò che impreziosisce maggiormente questi mandarini cinesi coltivati nel distretto di Xinhui, rispetto a quelli prodotti in altri Paesi, è soprattutto la composizione dell’acqua e del terreno. Si ritiene, infatti, che le loro bucce siano più ricche di micronutrienti, a differenza delle specie coltivate nel resto del mondo.
In Cina, queste miracolose bucce di mandarino sono chiamate “chenpi”, sebbene scientificamente siano note come Citri Reticulatae Pericarpium. Queste ultime, secondo la tradizione locale, vengono essiccate al Sole ogni autunno e inverno per almeno tre anni. Durante gli altri mesi, vengono poi conservate con cura in casa. Gli ultimi studi affermano inoltre che il chenpi contenga antiossidanti e flavonoidi, noti per le loro proprietà antitumorali. Non solo: questa sostanza sembra in grado anche di stabilizzare la pressione sanguigna e di prevenire l’obesità.
Nel 2023, un’asta ha segnato un record inaspettato: un collezionista ha acquistato per 75.000 dollari di Hong Kong (circa 9.230 euro) un chilogrammo di bucce di mandarino essiccate, i cosiddetti chenpi, risalenti al 1968. Nello stesso anno, il distretto di Xinhui, nella provincia di Jiangmen, ha raggiunto un traguardo storico, superando i 100 miliardi di yuan (13,1 miliardi di euro) nelle vendite di questo prodotto, confermandosi il primo e unico distretto a raggiungere tale cifra.