La sonda della NASA “Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO)”, lanciata nel giugno 2009 per studiare la Luna da 50-200 chilometri di altitudine, ha fotografato un vortice lunare enigmatico (Lunar swirls). Quest’ultimo, chiamato “Reiner Gamma“, è situato nell’Oceanus Procellarum e ha una lunghezza di circa 64,5 chilometri.
I vortici lunari somigliano a delle nuvole sinuose collocate sulla superficie della Luna. La maggior parte di essi condivide la posizione con potenti campi magnetici anomali, i quali deflettono le particelle provenienti dal vento solare, deformando lentamente alcune parti della superficie lunare.
I ricercatori hanno scoperto che ogni vortice è situato sopra un oggetto magnetico, sepolto non troppo in profondità rispetto alla superficie della Luna. Pertanto, il suddetto oggetto potrebbe trovarsi in un tunnel creato in passato dalla lava.
COME FANNO I TUNNEL DI LAVA AD ESSERE COSI’ FORTEMENTE MAGNETICI?
La risposta possiamo trovarla nelle antiche eruzioni di lava, avvenute circa 3 miliardi di anni fa. Infatti, i ricercatori hanno scoperto che molte rocce lunari diventano altamente magnetiche, dopo essere state riscaldate oltre i 600 gradi Celsius in un ambiente privo di ossigeno.
In tale contesto alcuni minerali presenti si rompono, rilasciando ferro metallico. Se vi è un campo magnetico abbastanza forte nelle vicinanze, il ferro appena formato si magnetizzerà lungo la direzione di quel campo.
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Questo normalmente non accade sulla Terra, poiché vi è ossigeno libero che si può legare con il ferro, e non accadrebbe sulla Luna di oggi, dove non esiste un campo magnetico globale.
Secondo un precedente studio, l’antico campo magnetico della Luna è durato da 1 a 2,5 miliardi di anni più a lungo di quanto si pensasse in precedenza (un periodo compatibile con quello della formazione dei tunnel di lava dei vortici lunari).
Per approfondire l’argomento nel dettaglio è possibile consultare il sito internet dell’AGU Advancing Earth and Space Science (Clicca QUI).
Articolo a cura di Fabio Meneghella