I centri di ricerca NASA Langley Research Center, NASA Ames Research Center e Crashworthiness for Aerospace Structures and Hybrids Lab (CRASH) Lab at University at Buffalo, stanno progettando il futuro esploratore robotico Tensegrity Rover. Quest’ultimo è un veicolo multifunzionale, capace di percorrere senza problemi terreni tortuosi marziani, inaccessibili ai rover dotati di ruote.
Il Tensegrity Rover Concept è costituito da una rete di cavi di tensione e da aste di compressione (network of tension cables and compression rods). Ciò consente al rover di distribuire le forze attraverso la sua rete e, soprattutto, di cambiare forma per adattarsi al terreno circostante.
I VANTAGGI DURANTE LA FASE DI ATTERRAGGIO
Il Tensegrity Rover, oltre ad essere in grado di percorrere terreni inaccessibili ai rover con le ruote, ha l’enorme vantaggio di poter atterrare “rimbalzando” sulla superficie di Marte o di Titano, riducendo la necessità di attrezzature per la discesa finale, come gli airbag.
E non solo: non avendo “testa” e ruote può atterrare in qualsiasi posizione, senza avere l’obbligo di riposizionarsi nella posizione corretta. I rover della NASA Spirit e Opportunity, giunti su Marte nel 2004, atterrarono sulla superficie marziana rimbalzando sul terreno con degli airbag. In quella occasione i due rover avevano l’obbligo di stabilizzarsi nella posizione corretta: testa in alto e ruote in basso.
Una volta in superficie, il rover Tensegrity può eseguire una serie di analisi scientifiche, tra cui lo studio del suolo e della composizione atmosferica, scattando anche immagini di superficie e microscopiche.
Dove saranno collocati gli strumenti scientifici? Non possedendo braccia robotiche, i sensori e gli strumenti per le analisi del suolo e dell’atmosfera, potranno rimanere sospesi all’interno del rover su cavi attaccati ai nodi; oppure agganciati direttamente ai nodi, senza l’utilizzo di altri cavi.
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Per approfondire la notizia nel dettaglio è possibile consultare il PDF “Symmetric Reduction of Tensegrity Rover Dynamics for Efficient Data-Driven Control” del Department of Computer Science, Rutgers University (USA) (CLICCA Qui). Oppure il PDF del “Department of Mechanical and Aerospace Engineering, University at Buffalo and The State University of New York” (CLICCA Qui) e il PDF della NASA “Super Ball Bot – Structures for Planetary Landing and Exploration” (CLICCA Qui).
- Cover image credits: NASA Langley and NASA Ames Research Centers and the Crashworthiness for Aerospace Structures and Hybrids Lab (CRASH) Lab at University at Buffalo
Articolo a cura di Fabio Meneghella