Moeh torna sulla scena musicale nazionale con il nuovo brano Cosce: un brano, questo, che racconta la voglia di esprimersi e di uscire da un vortice di paure in cui si rischia di soffocare. Il cantante ci ha raccontato il suo modo di fare musica, il suo stile e tutti i suoi futuri progetti.
Com’è nato il tuo primo approccio alla musica? Quando hai capito che sarebbe stata la tua strada?
Credo che ci sono nato con questa passione, l’ho sempre avuta dentro. Quando ero piccolo danzavo, e ho sempre avuto questa influenza della musica. Quando avevo 11 anni, ho iniziato a suonare la chitarra e ho avuto così il mio primo approccio vero con la musica. Ho continuato scuola di danza e, nella mia prima adolescenza e con l’insorgere dei miei primi sentimenti, ho iniziato a scrivere.
Parliamo del tuo nuovo singolo Cosce: dove nasce l’idea per questo brano?
E’ stato un bisogno, uno stato d’animo. Avevo la necessità di esprimerlo e liberarlo perché mi sentivo soffocato, oppresso tra il passato e il presente. Avevo paura di vivere le relazioni con le altre persone.
Il protagonista di questo singolo è la gioventù, e la necessità dei giovani di urlare tutto quello che hanno dentro. Cosa consiglieresti a coloro che non riescono ad esprimere a parole il loro mondo interiore?
Il consiglio è quello di trovare uno sfogo, che sia una forma artistica o uno sport. Soprattutto se si è molto introversi, la società ti schiaccia ed è difficile esprimersi. Ho avuto la fortuna di trovare il mio modo di parlare al mondo con la musica, perché è importantissimo per me.
Come ti sei approcciato a questo genere musicale? Chi sono stati i tuoi maestri musicali?
Non ho dei generi da cui mi ispiro, mi piace un po’ tutto e ascolto un po’ di tutto. Sono influenzato da tutto il cantautorato italiano come Dalla, De André, Battisti. Mi faccio influenzare anche da diversi generi come il rap e l’hip hop americano. Ora mi viene in mente Kanye West, per la sua genialità nei testi. Per me è un artista a 360°. In Italia ammiro inoltre tantissimi artisti di vari generi come l’indie o il rap. Non voglio essere etichettato in un genere: dò molta importanza ai testi e uso la musica per togliere più pensieri possibili.
Quali sono i tuoi futuri progetti? Puoi anticiparci qualcosa?
Sono pronto a regalare tante storie; ho un progetto importante in ballo. Sicuramente uscirò con altri singoli e forse ci sarà l’album.