La famosa Grande Macchia Rossa, che è la tempesta anticiclonica più grande del nostro Sistema Solare, sta compiendo degli strani movimenti.
Il Sistema Solare, come sappiamo, è composto da 8 pianeti (4 rocciosi e 4 giganti gassosi) e da altri 5 pianeti nani: Plutone, Cerere, Haumea, Makemake ed Eris. Questi straordinari corpi celesti hanno ovviamente tantissime caratteristiche differenti, ma alcuni di loro ci regalano delle emozioni senza eguali. Saturno, il famoso pianeta gassoso circondato da un sistema di anelli, è ad esempio caratterizzato da un’accattivante tempesta chiamata “Grande Macchia Bianca“. Quest’ultima, che si forma ogni 30 anni terrestri (ogni anno su Saturno), si presenta solitamente con uno strano anello nuvoloso e turbolento. La sua estensione est-ovest può inoltre raggiungere i 12.000 chilometri.
C’è però un’altra tempesta che la supera: la Grande Macchia Rossa di Giove. Si tratta di un’antichissima tempesta anticiclonica (la più grande del Sistema Solare), la quale perdura da almeno 300 anni.
Gli strani movimenti della tempesta gioviana
La Grande Macchia Rossa, che può essere vista con un buon telescopio a 22 gradi sotto l’equatore di Giove, ha una dimensione da ovest ad est di circa 24-40.000 km e di 12-14.000 km da sud a nord. Ciò significa che la Terra potrebbe benissimo essere collocata al suo interno, poiché il nostro pianeta ha un diametro di 12.742 km. Questo ci fa capire, approssimativamente, la sua grandezza e la sua inarrivabile forza distruttiva. Tuttavia – secondo gli ultimi studi – il diametro di questa straordinaria tempesta è diminuito progressivamente nel corso dei secoli: circa 100 anni fa misurava infatti 40.000 km. Se tutto andrà come previsto, entro il 2040 dovrebbe assumere una forma circolare, anziché ovale come quella di oggi.
Il telescopio spaziale Hubble, che si trova in orbita terrestre dal 1990, ci ha però regalato una scoperta inaspettata: la Grande Macchia Rossa si sta attualmente muovendo in modo strano. Si muove infatti come se fosse una gigantesca gelatina, mentre la sua forma ricorda quella di una pallina antistress schiacciata. In altre parole, si contrae e si espande nel corso del tempo. La ricerca, eseguita da un team di ricercatori guidato da Amy A. Simon, potete leggerla su The Planetary Science Journal. Ciò che ha però sorpreso maggiormente gli esperti non è il suo moto che varia leggermente in senso longitudinale, benché già presente in passato, ma le sue dimensioni che oscillano inaspettatamente.
Fino ad oggi, nessuno aveva infatti mai identificato questo strano evento naturale sulla Grande Macchia Rossa di Giove. Per quale motivo allora si sta comportando così? Secondo uno studio pubblicato il 27 settembre su Journal of Geophysical Research: Planets, la parte centrale della famosa tempesta gioviana risulterebbe fredda. Questa informazione ci fa capire che l’ammoniaca e l’acqua condensino all’interno del vortice e, al contempo, creino delle spesse nubi. Il team ha inoltre rilevato il gas fosfina nella tempesta, che potrebbe avere un ruolo chiave nel generare quei misteriosi colori rossi, che caratterizzano la Grande Macchia Rossa.