Cantante
Pagina facebook: Michele Bravi
Conosciamo tutti Michele Bravi per la sua splendida carriera musicale, infatti nonostante la sua giovane età è riuscito a raggiungere dei traguardi molto grandi ed importanti. In questi anni ricordiamo la sua vittoria durante il talent show “X Factor”, la partecipazione al Festival di Sanremo, e anche collaborazioni con nomi di spicco del panorama musicale italiano. Quello di cui parleremo oggi è un nuovo obiettivo che l’artista si è posto, e che permetterà al pubblico che lo segue in maniera affezionata di far conoscere altri aspetti di sè stesso. E’ uscito infatti da poco il suo primo romanzo intitolato “Nella vita degli altri”, che fa comprendere un altro lato di Michele, quello più empatico e ancora più comunicativo.
Lasciamo la parola a Michele Bravi con l’augurio di proseguire in questo meraviglioso percorso.
D: Ti conosciamo tutti come un bravissimo cantante, ma è da poco uscito il tuo romanzo intitolato “Nella vita degli altri”. Come è nata l’idea di scriverlo? Qual è stata la molla che ti ha spinto a prendere questa scelta?
R:“Nella vita degli altri” nasce come una canzone che non riuscivo mai a completare. Ad un certo punto mi sono fidato del consiglio di chi ha mi diceva di lasciare libera la creatività e mi sono accorto che quello che volevo raccontare respirava meglio nello spazio di un romanzo piuttosto che di una canzone.
D: Come è stato per te approcciarti a questa forma artistica per la prima volta con il pubblico che ti conosce sotto questa nuova veste?
R:È stato molto bello vedere come si possa empatizzare anche con la lettura che per definizione è l’atto di solitudine per eccellenza.
D: Qual è il messaggio che vorresti arrivasse alla gente attraverso questo libro?
R:Con il romanzo volevo raccontare quanto di noi c’è nella vita degli altri e quanto degli altri c’è nella nostra. Spero che queste pagine possano essere un piccolo invito all’empatia.
D: Quanto c’è di te all’interno del romanzo e quanto la gente può capire di te attraverso le pagine di “Nella vita degli altri”?
R:Qualcuno diceva che anche quando non scrivi di te in qualche modo ti stai raccontando. Per me è difficile capire quanto effettivamente della mia persona ho seminato in giro per il romanzo.
D:Nel libro ci sono 5 personaggi principali, e le loro storie nel corso del libro si intrecceranno. Qual è il personaggio che hai preferito raccontare o in quale storia ti sei più rispecchiato?
R:Ogni personaggio ha un proprio carattere caricaturale e simbolico, che all’interno del romanzo vanno a comporre una personalità più complessa e anche contraddittoria. Ho empatizzato con ciascuno di loro proprio perché in ognuno c’era qualcosa che mi riguarda.
D:Quali sono le differenze che hai notato tra l’approcciarti alla musica alla scrittura di un libro?
R:In realtà essendoci una canzone alla base di questo romanzo, la sintassi, il vocabolario e la struttura generale sono pensate come se fossero dei versi musicali. Mi piace pensare che questo sia un libro da leggere a voce alta, da cantare quasi.
D: Nella vita di tutti i giorni invece quanto ti immergi “Nella vita degli altri”?
R:Essere empatici con quello che gli altri vivono e sentirsi protetti dall’empatia che gli altri ci rivolgono è il ponte di comunicazione più forte che si possa stabilire tra noi e gli altri. Trovo che immergersi negli altri riveli tanto di sé.
D:Abbiamo scoperto questo tuo nuovo lato di te con la scrittura di un libro. Ci sono altri talenti che in futuro mostrerai al tuo pubblico?
R: Mi piace vivere le creatività senza porre dei limiti di definizione. Vedremo…chi lo sa. Al momento sono impegnatissimo tra promo romanzo e scrittura di nuova musica.
D: Per la tua giovane età hai già raggiunto molti traguardi. C’è un sogno che però vorresti realizzare?
R:I sogni nel cassetto non vanno mai detti a voce alta. Mi piace pensare che ci sono ancora tante cose da aggiungere al mio percorso ma devo lavorare sodo per farlo.
D: Quali sono i tuoi futuri progetti?
R: Sto lavorando ad un nuovo progetto musicale e ad un nuovo spettacolo che vorrei raccontare in giro per l’Italia ma è ancora troppo prematuro per parlarne.
Ringraziamo Michele Bravi per la sua collaborazione e per il tempo che ci ha donato, augurandogli di continuare a sorprenderci e sorprendersi.
Intervista realizzata da Manuela Ratti