Il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico Max Nardari ha aperto le porte delle librerie con il nuovo – e primo – libro ‘Come fare 100 cose bene che una male. Come diventare un creativo multifunzionale’: un volume motivazionale, il suo, che sprona i giovani a non lasciarsi abbattere e a continuare a sognare, ma soprattutto ad agire. Ce lo spiega perfettamente, raccontando alcuni aneddoti della sua esperienza lavorativa e di come lui sia riuscito a fare della sua passione un lavoro. Ce ne siamo accorti anche in questi giorni, quando il regista ha sfilato sul Red Carpet del Festival di Venezia per presentare il suo cortometraggio Ritorno al Presente. Artista a 360ยฐ, Max Nardari ha dunque voluto omaggiarci della sua storia e lo ha fatto raccontandosi e parlando di quello che gli riserva il futuro. Sempre nuovi momenti da vivere e assaporare, con l’immancabile cinepresa tra le mani.
Come nasce il tuo primo approccio al mondo della regia e del cinema? Quando hai compreso che sarebbe stata la tua strada?
Ho studiato al DAMS di Bologna, ma prima avevo giร iniziato i miei primi film amatoriali. Durante lโuniversitร ho fatto cortometraggi, videoclip, e sono diventato anche autore musicale. ร nato tutto negli anni universitari, che mi hanno portato ad amare la commedia. Sono poi andato a Roma e ho potuto cosรฌ realizzare vari film e progetti.
Sei alla tua prima esperienza da scrittore, e hai recentemente presentato il tuo libro โCome fare 100 cose bene che una male. Come diventare un creativo multifunzionaleโ. Dove nasce lโidea per questo lavoro?
Il libro รจ la chiusura di un cerchio di tante esperienze che ho fatto negli ultimi cinque anni: ho voluto raccontare – attraverso la mia esperienza biografica – aneddoti della mia vita e le vittorie che ho realizzato portando avanti piรน percorsi insieme. La dispersivitร viene spesso vista come criticitร : ho parlato di esperienze concrete, di passi che ho fatto un po’ alla volta, di risultati che ho avuto in prima persona da solo. Cimentarmi nella scrittura รจ stato inoltre molto semplice, dato che sono anche sceneggiatore. Ho cosรฌ voluto unire il mondo del cinema con il mondo della motivazione, per poter spronare i giovani a non arrendersi mai.
In questo libro, incoraggi le persone a credere in loro stesse e a non arrendersi mai. La societร mette perรฒ spesso โ soprattutto i giovani โ a dura prova. Quale pensi che sia il segreto per arrivare alla giusta consapevolezza di sรฉ stessi?
Non cโรจ un solo segreto: nel libro parlo del fatto che bisogna aver coraggio, osare, andare un poโ contro corrente. Ho ascoltato persone che sono autorevoli ma non sempre danno i consigli giusti. E’ quindi importante rimboccarsi le maniche e muoversi a 360 gradi, cercare la motivazione profonda che ci porta a voler raggiungere qualcosa. La passione muove energie, e ci permette di avere una riflessione profonda che non รจ solo esteriore. E’ insomma una critica al mondo di adesso e allโeccessivo esporsi. Riporta allโessenza di quello che vogliamo fare; la vita dell’artista รจ chiaramente piรน difficile. Non c’รจ una linea dritta, ma c’รจ sempre un’ingiustizia di fondo. Invito per questo a cercare di capire cosa si vuole nella vita e a tirar fuori piรน frecce al nostro arco.
Come sta procedendo la promozione del libro? Qual รจ la reazione che sta avendo il pubblico?
C’รจ stata una prima presentazione a Roma che รจ andata molto bene; c’era anche Daniela Poggi con me e c’erano 200 persone. Ci sarร poi un evento a Treviso con il sindaco e, questo martedรฌ, ci sarร anche una presentazione al Locale Milleluci di Milano. Ne seguiranno due tour: uno che seguirร i Festival del Cinema, e l’altro che porterร a presentare il libro in giro per l’Italia. Questo lavoro รจ accolto bene anche dai giovanissimi, e ho in mente di creare un evento anche con i ragazzi universitari.
Parlando invece del tuo lavoro di regista, hai presentato recentemente il cortometraggio Ritorno al Presente al Festival del Cinema di Venezia. Quali emozioni ti ha regalato camminare su quel Red Carpet e in uno scenario cosรฌ importante per il mondo del cinema mondiale?
Siamo venuti qui con Daniela Poggi, Clizia Fornasier e Attilio Fontana. Abbiamo sfilato sul Tappeto Rosso, ed รจ stata una grande emozione. Venezia regala una grande visibilitร , ed era bello presentarlo in Veneto. Si tratta di un cortometraggio della durata di 23 minuti, che parla della dipendenza dai social e che cerca di tirare fuori il problema di dare valore al presente.
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Ci sono giร dei nuovi progetti in ballo? Cosa ti riserva il futuro?
Stiamo preparando un progetto in Umbria; sarร un film nuovo. Si tratterร di una commedia dal titolo ‘Amici per caso‘, con due protagonisti e che parlerร anche di omofobia. E’ tratto da un mio vecchio progetto che avevo girato con Alessandro Borghi. Lo gireremo adesso con altri attori, siamo in fase di ricerca.