Martin Scorsese scrive a Mattarella e Giorgia Meloni: “Proteggete i cinema di Roma”

Il regista Martin Scorsese, insieme a Jane Campion e Wes Anderson, ha espresso forte opposizione a una recente proposta della regione Lazio che prevede la riconversione di diverse sale cinematografiche di Roma in centri commerciali e supermercati. Questa iniziativa ha sollevato preoccupazioni tra i cineasti e gli amanti del cinema, che temono per il futuro della cultura cinematografica nella capitale.

A febbraio 2025, il collettivo Cinema America di Roma ha lanciato un appello per salvaguardare i cinema storici, dopo che le società Colliers Global Investors e Wrm Capital hanno acquistato nove sale cinematografiche in un’asta fallimentare per un importo di 50 milioni di euro. Tra queste sale si trova il noto Cinema Adriano, attualmente operativo, mentre altre sono chiuse da tempo. Il finanziere italo-britannico Raffaele Mincione è ritenuto il responsabile di questo fondo. La proposta di legge in discussione mira ad eliminare le attuali restrizioni che proteggono le sale cinematografiche da trasformazioni in altre attività commerciali.

Scorsese si rivolge ai leader italiani

Nel fine settimana, Martin Scorsese ha risposto a un appello del collettivo Cinema America, che gestisce il festival cinematografico all’aperto più grande di Roma e il popolare Cinema Troisi. Ha pubblicato una lettera aperta ispirata all’architetto Renzo Piano, rivolgendo un appello alle figure di spicco del governo italiano.

Scorsese ha dichiarato: “Mentre Renzo Piano riflette eloquentemente sulla situazione attuale di Roma, è chiaro che il tentativo di riconvertire gli spazi destinati alla possibile rinascita culturale della Città Eterna in alberghi, centri commerciali e supermercati è assolutamente inaccettabile“. Ha continuato sottolineando che una tale trasformazione sarebbe una “perdita irrevocabile” e un “profondo sacrilegio” nei confronti della ricca storia della città e della sua eredità culturale.

Nella sua lettera, Scorsese ha invitato i colleghi di tutto il mondo, i direttori di festival e gli operatori culturali a unirsi a questa causa, sottolineando l’importanza di preservare gli spazi culturali di Roma. Ha rivolto un appello diretto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni affinché si oppongano a qualsiasi riconversione degli spazi culturali, sottolineando il dovere di trasformare le sale abbandonate in “templi della cultura”.

Il sostegno della comunità cinematografica

L’appello di Scorsese ha ricevuto il sostegno di numerosi membri della comunità cinematografica internazionale, tra cui Spike Lee, David Cronenberg, Ari Aster e molti altri. Questi cineasti hanno unito le forze per sostenere la causa e proteggere il patrimonio culturale di Roma, che è considerata una delle città più importanti per il cinema e l’arte a livello mondiale.

Valerio Carocci, presidente del collettivo Cinema America, ha commentato la proposta di legge, affermando che essa potrebbe spingere i proprietari delle sale cinematografiche attive a chiuderle per aumentare il loro valore immobiliare. Carocci ha descritto questa situazione come una “condanna a morte per le future generazioni di Roma“, evidenziando le gravi implicazioni che una tale trasformazione avrebbe sulla cultura cinematografica della città.

La questione della riconversione delle sale cinematografiche di Roma continua a suscitare dibattiti accesi e la comunità cinematografica rimane in allerta, pronta a difendere il patrimonio culturale della capitale italiana.

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Gianni Losaco