Il rover Perseverance della NASA, atterrato su Marte il 18 febbraio 2021, è arrivato nell’antico delta del fiume marziano, dal quale 2,5-3 miliardi di anni fa sfociava dolcemente l’acqua, giungendo nel lago del cratere Jezero.
L’obiettivo primario del rover è prelevare dei campioni dalle rocce marziane situate nel delta dell’antico fiume, e conservarle in speciali contenitori. Questi ultimi saranno prelevati e spediti verso la Terra entro il 2033, attraverso una seconda missione interplanetaria della NASA e dell’ESA, chiamata “Mars Sample Return”.
Il 13 giugno 2022 (Sol 467 su Marte), il rover Perseverance ha fotografato uno strano oggetto argentato e lucido, incastonato in una roccia. Come è arrivato lì? E’ stato portato dal vento? Il sito si trova a 2 chilometri di distanza dal luogo dell’atterraggio del rover.
Gli esperti dicono che si tratta di una pellicola staccatasi da una coperta termica, utilizzata sul “Descent Stage” (jetpack), nonché la famosa “gru del cielo“, la quale ha calato il rover sulla superficie marziana attraverso dei cavi.
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Articolo a cura di Fabio Meneghella