SCIENZA

Marte: l’elicottero sorvola i resti del paracadute

19 aprile 2022: L’elicottero Ingenuity, costruito dalla NASA JPL (Jet Propulsion Laboratory), durante il suo 26esimo volo su Marte (proprio nel giorno in cui ha festeggiato un anno dal suo primo volo sul pianeta rosso), ha volato per 159 secondi, percorrendo 360 metri ad una altitudine di 8 metri.

Ingenuity, in circa 12 mesi terrestri, ha totalizzato ben 49 minuti di volo e 6,2 chilometri percorsi su un altro pianeta.

Durante il volo 26, l’elicottero ha sorvolato la zona in cui si sono schiantati il guscio di protezione posteriore (backshell) e il paracadute supersonico largo 21,5 metri del rover Perseverance (durante l’atterraggio su Marte, del 18 febbraio 2021, l’elicottero Ingenuity si trovava sotto la pancia del rover).

Foto scattata dall’elicottero Ingenuity, durante il volo 26 su Marte. Possiamo vedere i resti del paracadute e del backshell del rover Perseverance.
Credits: NASA/JPL-Caltech

Ricordiamoci che l’ingresso nell’atmosfera marziana (pochi minuti prima dell’atterraggio), avviene alla velocità di quasi 20.000 km/h, grazie alla quale lo scudo termico, situato sotto il guscio di protezione che contiene il rover, brucia a 1.300 gradi Celsius per l’attrito con l’aria dell’atmosfera. Per questo motivo il paracadute deve essere “supersonico“, cioè deve sopportare velocità estreme.

E non solo: il rover Perseverance è stato il primo veicolo robotico ad utilizzare un sistema di atterraggio estremamente preciso (come se un robot alieno, dopo 7 mesi di viaggio verso un piccolo pianeta blu, riuscisse ad atterrare sul prato verde dello stadio Meazza di Milano).

Video reale dell’atterraggio del rover Perseverance su Marte il 18 febbraio 2021. Il video è stato registrato dalle telecamere di bordo del rover, del backshell e del Descent Stage.
Producer Credit: Sonnet Apple Music: “DMC 12″/Universal Production Music Credit: NASA JPL

COME E’ RIUSCITO AD ATTERRARE CON UNA PRECISIONE INCREDIBILE?

Nel computer di bordo del rover è stata inserita una mappa del cratere Jezero (luogo dell’atterraggio), fotografata in precedenza da una sonda in orbita marziana. Sulla suddetta mappa, fornita al computer del rover, era evidenziato il posto preciso dove gli ingegneri volevano che atterrasse Perseverance.

In questo modo, il computer di bordo, grazie alle fotocamere che hanno scattato fotografie durante l’atterraggio, è riuscito a confrontare le immagini “in diretta” con la mappa che gli ingegneri gli avevano salvato in precedenza nel computer.

Con l’aiuto dell’intelligenza artificiale ha riconosciuto i posti presenti nella mappa e, in autonomia totale, ha pilotato la “gru del cielo” (descent stage) e il rover verso il punto prestabilito (chiaramente, se nel punto prestabilito avesse trovato rocce taglienti, o pietre affilate, il computer di bordo avrebbe trovato un luogo alternativo nelle vicinanze).

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Foto scattata dall’elicottero Ingenuity, durante il volo 26 su Marte. Possiamo vedere i resti del paracadute e del backshell del rover Perseverance.
Credits: NASA/JPL-Caltech

Le immagini dei resti del paracadute e del backshell, scattate dall’elicottero Ingenuity dall’alto, hanno il potenziale per aiutare gli ingegneri a garantire atterraggi più sicuri in futuro, come ad esempio per la missione “Mars Sample Return“, ideata per portare sulla Terra i campioni marziani raccolti dal rover Perseverance.

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IL PROSSIMO OBIETTIVO DI INGENUITY

L’elicottero Ingenuity sta per raggiungere il delta dell’antico fiume marziano, per supportare la campagna scientifica del partner Perseverance, il quale è già arrivato nel luogo in cui sfociava l’antico fiume.

Una volta raggiunto il sito, l’elicottero avrà il compito di ispezionare la zona, e di comunicare al rover Perseverance la strada migliore da percorrere per raggiungere la cima del delta.

Articolo a cura di Fabio Meneghella

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