Marie-Ange Barbancourt è la protagonista e co-produttrice della pellicola cinematografica Il teorema della Felicità, un film diretto dal regista Luca Fortino. Il prodotto, di produzione italo-canadese, ha già ottenuto alcuni importanti riconoscimenti tra cui il Gold Award Future Film e il Gold Award Director Future Film all’Hollywood Gold Award. Il 1 febbraio si terrà la première mondiale del film a Montreal, in Canada: un evento, questo, che sarà ripetuto in Italia e nella città in cui è stato ambientato, Palermo. L’attrice ce ne ha parlato in questa intervista.
Come è nato il tuo primo approccio alla recitazione? Quando hai capito che questa sarebbe stata la tua strada?
Non voglio dire un cliché rispondendo a questa domanda, ma è vero. Avevo 7 anni quando l’ho scoperto. Ero immersa in un clima famigliare culturale: i miei genitori erano appassionati di letteratura e anche mia mia nonna, che mi ha fatto apprendere molto presto i grandi classici. Doveva spiegarmi il significato delle parole perché ero troppo giovane per capirne qualcuna. Per la mia prima poesia che dovevo recitare a scuola, mia madre mi aveva mostrato come dare vita alle parole. La poesia si intitolava ‘Le tre spighe‘ e, da quel momento, non ho mai smesso di recitare. Ho inoltre avuto un bravissimo insegnante di recitazione presso l’Istituto Francese. Riassumendo, posso dire di essere stata molto fortunata a nascere in questa famiglia di studiosi.
Parliamo del film Il Teorema della Felicità, che ti ha visto tra i protagonisti. Quali sono le tue aspettative iniziali per questo film e quale sarà secondo te la reazione del pubblico?
Per cominciare, sono il co-produttore del film. Quando Luca mi ha presentato la sceneggiatura, eravamo nel bel mezzo della pandemia. La storia mi ha dato speranza e mi sono detta che avremmo dovuto fare questo film. Quando abbiamo parlato del mio personaggio Yvonne, ho trovato l’idea interessante. Abbiamo trovato un protagonista di colore in un ruolo non banale e per di più di impatto sociale visto che questo personaggio intraprende un sorprendente percorso con persone in difficoltà. L’incontro con il piccolo Antonio cambierà la sua visione del mondo. Per quanto riguarda le mie aspettative, spero che il film piaccia al pubblico perché ci abbiamo messo il cuore e girato le scene in un momento difficile per il pianeta. La reazione del pubblico sarà nota questa primavera poiché il film uscirà nelle sale questo mese.
Interpreti il personaggio di Yvonne: cosa c’è di te in lei e cosa ti ha insegnato di più questo ruolo?
Yvonne è una persona magnifica, è umana. Nonostante la sua ricchezza, non è uscita dalla depressione. La sua terapia – che è durata anni – le ha insegnato la realtà della vita. Lei che viveva in un mondo superficiale con amici di circostanze. Ciò che questo personaggio mi ha insegnato – sin da quando ho dovuto incarnarla – è stata la profondità della sofferenza di una persona. Mi ha insegnato ad essere ancora più attenta alle persone che soffrono di questa malattia, e quello che c’è di me in Yvonne è il suo lato altruista.
La produzione è italo-canadese. Hai trovato differenze tra il mondo cinematografico canadese e quello italiano?
Certo che in Italia è diverso. Qui in Canada abbiamo buoni artigiani del cinema di altissimo livello, ma penso che la differenza sia che ci sentiamo un po’ più come una famiglia. Non si parla allo stesso modo con un italiano che con un canadese. Ognuno ha la sua cultura, ed è una questione di rispetto. Sono al mio terzo film con l’Italia.
Il film sarà presentato a Montreal il 3 febbraio. Cosa ti aspetti dal pubblico canadese?
Mi aspetto che il pubblico si lasci andare e assorba la storia. Scoprendo un’Italia meravigliosa, affezionandosi ai protagonisti, lasciandosi toccare dalla luce del film. Sì, c’è un drama, ma è un FEEL GOOD MOVIE!
Quali sono i tuoi progetti futuri? Puoi anticipare qualcosa?
Ho una fitta agenda per i prossimi anni sia come produttrice che come attrice. Come produttore ho 3 film quest’anno con il mio co-produttore Vronsky Bélizaire. Le prossime riprese iniziano a fine gennaio 2023 in Sicilia: è un film italiano in cui recitiamo come produttore esecutivo, e coproduttore esecutivo.