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Il 19 febbraio 2025, il mondo del **cinema africano** ha subito una **perdita incommensurabile** con la scomparsa del **regista maliano Souleymane Cissé**, avvenuta a **Bamako** all’età di **84 anni**. La triste notizia è stata comunicata dalla figlia, **Mariam Cissé**, che ha dichiarato: “Papà è deceduto oggi a Bamako. Siamo sotto shock. Ha dedicato tutta la sua vita al suo paese, al **cinema** e all’**arte**.”
**Cissé**, che avrebbe compiuto **85 anni** ad aprile, era atteso come **presidente della giuria** della sezione “fiction lungometraggi” al **Fespaco**, il festival del **cinema africano** che si svolgerà a **Ouagadougou** a partire dal **22 febbraio**. La sua assenza rappresenta una significativa perdita per l’evento, che celebra il **talento** e la **creatività** del continente.
Un pioniere del cinema africano
Souleymane Cissé è stato un **faro** per il **cinema africano**, autore di opere che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia del settore. Il suo film più celebre, Yeelen (1987), ha vinto il **Premio della Giuria** al **Festival di Cannes**, raccontando la storia di un giovane della nobiltà **bambara** in un viaggio iniziatico. Questo riconoscimento ha segnato un momento cruciale nel panorama cinematografico africano, portando alla ribalta storie e culture spesso trascurate.
Nel **2023**, il **Festival di Cannes** ha reso omaggio a **Cissé** assegnandogli il **Carrosse d’Or**, un prestigioso riconoscimento della **Quinzaine des Cinéastes**, sottolineando il suo **impatto duraturo** e il suo contributo al **cinema globale**. La sua opera ha sempre cercato di esplorare e rappresentare la vita quotidiana degli **africani**, unendo una narrazione profonda a uno sguardo ironico e affettuoso.
Un impegno costante per il cinema africano
Oltre a essere un **innovatore** nel linguaggio cinematografico, **Souleymane Cissé** ha dedicato gran parte della sua vita a denunciare le **difficoltà** che il **cinema africano** affronta. Non ha mai esitato a criticare la “censura” e il “disprezzo” che ostacolano la diffusione delle opere africane nel mondo, evidenziando l’importanza di dare voce e visibilità ai racconti del continente.
Fatimata Wane Sagna, giornalista di **France 24**, ha descritto **Cissé** come un **narratore** in grado di raccontare storie che parlano del suo Paese e dell’**Africa**, evidenziando la sua capacità di connettersi con il pubblico attraverso una rappresentazione autentica e significativa della vita africana. La sua **eredita** vivrà attraverso i suoi film e l’ispirazione che ha fornito a generazioni di **cineasti** in **Africa** e oltre.
La scomparsa di **Souleymane Cissé** segna una pagina triste nella storia del **cinema africano**, ma il suo lavoro continuerà a ispirare e a influenzare il futuro della settima arte nel continente e nel mondo.